Si tratta di un atlante fotografico di geografia umana a cura di Pino Bertelli, importante artista, amico e allievo di Pasolini, a cui deve la sua prima macchina fotografica e di un film con la regia di Francesco Mazza. E’ il primo esempio di trattazione del pensiero meridiano, discusso da Camus, Pasolini, Nieztsche, Alcaro, Cassano, in fotografia e cinema. Alla base un’indagine antropologica volta a ripercorrere l’identità di un popolo oltre gli stereotipi e i pregiudizi. Arricchito dalle introduzioni testuali di Oliviero Toscani, Luigi Maria Lombardi Satriani, Luigi la Rosa, Hubertus von Amelunxen e Maurizio Rebuzzini, il progetto è già stato presentato all’Istituto di Cultura Italiana di Colonia, al Salone del Libro di Torino, al Moby Dick di Tuscania, al R-evolution di Matera e in altre iniziative di valore, ottenendo straordinari consensi. Di seguito una breve descrizione e i collegamenti ai siti principali.
Cos’è Genti di Calabria
Niente paesaggi, niente cartoline, nessuna composizione. Un’atlante fotografico di geografia umana, 180 persone, 180 calabresi, tutti con pari dignità, tutti ugualmente belli. Attraverso le loro posture, i loro volti, la loro fisicità, emerge la storia, lo splendore, la sofferenza, la ricchezza, la povertà e la speranza di una Terra del Sud.
“A noi non interessa nulla della fotografia corrente, civile, impegnata, democratica, mercantile, amatoriale ecc., ciò che importa per noi è lavorare sull’immaginario dal vero, raccontare l’uomo o la donna non per quello che si vedono ma per quello che sono e come stanno al mondo. Qualsiasi persona ha diritto alla bellezza”.
Genti di Calabria è anche un docufilm con la regia di Francesco Mazza: I colori del cielo. Il film racconta il viaggio di Pino Bertelli in Calabria, ispirato dalla lettura e dallo studio della filosia meridiana e desideroso dunque di conoscere di persona un popolo così misteriosamente affascinante e ricco di storia, di cultura, di vissuto, preso come esempio di tutte le culture del sud, che, seppur diverse, sono accomunate dall’appartenenza a un Mediterraneo fatto da stessi suoni, colori, odori. Alla maniera pasoliniana di Comizi d’amore, Pino Bertelli dialoga con oltre 100 “Genti di Calabria” su tematiche di attualità, quali la famiglia, il fenomeno dei migranti, l’omosessualità, il rapporto uomo-donna, la terra di Calabria e altro ancora.
Lo Scopo
La Calabria è solo il punto di partenza di un viaggio che passa attraverso lo scardinamento dei pregiudizi, continuando con l’abbattimento della diffidenza, dell’indifferenza di un mondo ormai abituato a ragionare per stereotipi che l’hanno reso arido e poco incline all’amore e al rispetto dell’altro. Il punto d’arrivo è il cambiamento, o almeno l’inizio…
“Se il sogno è di uno solo rimane un sogno…se è di tanti può diventare storia.”