Angolo della Poesia

I vigni scìnnunu 'ntu maru e ri marinari pènzanu a piscàri

Quel giorno i nostri cuori battevano come una grancassa, interminabili minuti di attesa, poi, il desiderato abbraccio

Corri, ma dove corri, uomo!

Questa cosa non mi va giù, mi hai guardato si ma con gli occhi all'insu'

Entrai nel giardino dell'amore con passo felpato, quasi timido.

A bordo due omini senza età, sembrano bambini capricciosi, raggianti per i doni del pescato

Mi hai ipnotizzato in un attimo

Non avrei mai voluto svegliarmi da quel bellissimo sogno

Quando mena il vento di tramontana, m'arriva l'eco dei tuoi pensieri

I tuoi petali perderai, io li raccoglierò

Sperduti da giorni i miei pensieri vagano nella fantasia

Non ho mai desiderato che la luna si vestisse a lutto

Gocce di vita nella stessa terra scorron nel fiume per lo stesso mare

Quello che inebria il mio olfatto è il suo sugo fatto in casa

Mi giuge da tanto lontano il tuo profumo di donna

Eravamo lì, sulle montagne, a goderci il fascino della natura

Mentre i miei occhi cercano il tuo sguardo, nell'anima mia sento il tuo profumo...

Travolgi tutto quello che ti capita sul tuo percorso

Tu non puoi subire le angherie dei maschi

In subbuglio hai messo la mia anima