Sull’autobus che è partito alle ore 1,30, per partecipare allo sciopero del 12 novembre a Reggio Calabria insieme ai 17 lavoratori Lsu/Lpu del comune di Caloveto, c’era anche il primo cittadino Francesco Pirillo. Un viaggio di speranza per i precari, che da diversi giorni sono in stato di agitazione e rivendicano, ricordiamo, le spettanze arretrate ma, soprattutto, provvedimenti legislativi in grado, dopo oltre quindici anni, di garantire sicurezza, occupazione e contributi previdenziali. La protesta che ha incassato la solidarietà di tutti i sindaci calabresi, è confluita sul piazzale antistante la sede del consiglio regionale. Il presidente Scopelliti, pressato dalla massiccia presenza di lavoratori Lsu/Lpu, dopo una lunga attesa ed una tensione che cresceva sempre di più, ha ricevuto i numerosi sindaci, con i quali ha concordato una linea di interventi, ratificata subito dal consiglio regionale, che prevede la corresponsione delle mensilità dovute ai lavoratori per tutto il 2013 ad un incontro a Roma, fissato per il giorno 21 novembre, per discutere con il governo della loro stabilizzazione.
“Il nostro obbiettivo principale – hanno dichiarato i precari Calovetesi – rimane la stabilizzazione. Inoltre la regione – aggiungono – si è impegnata ad aprire un tavolo tecnico con il governo per l’attuale situazione. Il sindaco di Caloveto , parzialmente soddisfatto del risultato ottenuto, si è reso disponibile a proseguire al fianco dei lavoratori la loro lotta contro il precariato, aderendo all’incontro romano del 21 novembre, insieme a tutti i sindaci calabresi. “Ho voluto manifestare tutta la solidarietà dell’amministrazione comunale ai lavoratori Lsu/Lpu, accompagnandoli personalmente anche nel viaggio a Reggio Calabria – ha sottolineato Pirillo – stando al loro fianco per vivere e farmi carico di tutte le loro esigenze e preoccupazioni. Rimarco – ha proseguito il sindaco di Caloveto – che ormai tutti loro sono indispensabili per l’esigenza degli stessi comuni nell’erogazione dei servizi ai cittadini che versano in una irreversibile condizione di agonia senza risorse, senza mezzi e senza personale. Convinto – ha concluso il primo cittadino Calovetese – dell’opera che svolgono per la nostra comunita’ mi propongo di essere al loro fianco in tutte le lotte che portano al definitivo riconoscimento lavorativo”.