“Una battaglia, un punto di forza di tante campagne, tra i motivi principali che lo hanno portato a diventare sindaco di questa città, potrebbe essere invece la sua croce, il suo supplizio. Altro non si può che dire sulla gestione della discarica del Vetrano operata da quest’amministrazione – afferma in una nota il Circolo Legambiente Sila. Si doveva cambiare rotta, indicare un nuovo tragitto, diventare virtuosi, promotori di un modello da seguire che portasse lavoro e decoro, invece non c’è ben che minima traccia di tutto questo, anzi solo macerie. Macerie con molte aggravanti, purtroppo. Innanzitutto oltre a non aver fatto meglio, ma anzi peggio, dei passati amministratori, l’amministrazione Barile ha addirittura accelerato la chiusura della discarica facilitandone il suo esautoramento non muovendo dito per contrapporsi alle decisioni commissariali. I tanti auspicati progetti di nuova gestione dei rifiuti nel comune florensi non sono mai partiti, forse solo immaginati, nonostante i vari proclami fatti in particolare tra il 2010 ed il 2011 quando si diceva a gran voce che presto la gestione dei rifiuti passava di mano e che sarebbe partita la raccolta differenziata porta a porta oltre che realizzata un’isola ecologica. Ulteriore e non per ultima aggravante, saranno i costi che i cittadini di San Giovanni in Fiore si sobbarcheranno ora che saremo costretti a conferire i nostri rifiuti nella discarica di Crotone perché, secondo parole del sindaco “nel Vetrano possono andare solo rifiuti trattati e noi non siamo in grado di fare questo”. Parole che confessano l’inesorabile resa riguardo la gestione dei rifiuti nella nostra città.
Come scrivemmo 2 settimane fa, i problemi per la città e per i cittadini inizieranno ora. Se fino a poco tempo fa, grazie alla discarica il comune poteva usufruire annualmente degli introiti ricavati dalle royalties, ottenuti dalla concessione data agli altri comuni che conferivano al Vetrano, calcolati in circa 600.000,00 euro di entrate, oggi oltre a non ricavare nulla da ciò dovremmo addirittura sborsare denaro contante per poter utilizzare la discarica di Crotone. In realtà quest’amministrazione in questi tre anni non ha ricevuto neanche gli incassi derivanti dalle royalties, visto che il commissariamento le ha sempre negate ed il sindaco mai si è battuto per questo. Oltre il danno la beffa, in quanto a questo mancato incasso annuale ora si dovranno sborsare annualmente cifre intorno alle 400.000,00 euro per poter conferire rifiuti non trattati nella discarica di Crotone. La TARES che come ricordiamo, è stata imposta dalla nostra amministrazione al 100%, verrà con molta probabilità, affiancata da un’altra addizionale necessaria per pagare i costi derivati dal conferimento a Crotone. In pratica tutto questo servirà dunque, per pagare il fallimento gestionale del Vetrano. E non si tratta di spiccioli! E visto che al sindaco, che tanto tiene ai conti delle casse comunali indicando ben 10 milioni di euro di debiti, vorremmo chiedere come farà a coprire quest’ulteriori spese di bilancio. Altre spese, vogliamo ricordarlo, deriveranno inoltre dalla gestione post chiusura del Vetrano, poiché il Consorzio Vallecrati che ha gestito fino ad oggi la discarica, chiuderà a breve comportando di conseguenza la necessità di trovare un altro soggetto gestore capace di attuare le opere di manutenzione necessaria al controllo del percolato e del biogas, con ulteriori costi che ricadranno sulle spalle delle future amministrazioni comunali”.