“E’ con vivo e forte sostegno che accogliamo le dichiarazioni della Senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo di ‘Italia dei Valori’ in commissione di inchiesta sulle morti bianche e componente della commissione Infortuni sul lavoro. La sua richiesta di fare massima chiarezza sul reale rischio di amianto presente nelle navi Tirrenia depositate nel porto di Crotone – prosegue la nota di Davide Dionesalvi Portavoce Associazione “Fabbrikando l’Avvenire” – è in piena sintonia con quanto la nostra Associazione ormai da cinque anni va predicando: le leggi sull’Amianto infatti, a Crotone, sono ancora lettera morta e gli effetti di questa tragica situazione sono nelle case delle tante vittime, decedute per asbestosi e mesoteliomi. Lo abbiamo scritto e dimostrato nel nostro ‘Libro Bianco sull’Amianto a Crotone’ e abbiamo per questo creato importanti momenti di unanimità istituzionale come il convegno da noi organizzato dal titolo“Crotone un caso nazionale – Amianto un killer da sconfiggere”, con i contributi di validi professionisti. L’apprendere che la Magistratura indaga alla ricerca della verità, con il sostegno delle istituzioni cardine della nostra democrazia, ci è di conforto perché ci dimostra che non siamo soli, che la nostra scelta di costituirci parte civile nel processo sulle morti d’amianto è un gesto che affonda le sue radici nel senso di giustizia innato in tutti, ma non da tutti perseguito. Ora, che la Procura di Crotone, ad opera della dr.ssa Gabriella De Lucia, ha avviato le opportune indagini per chiarire la posizione della Tirrenia e verificare quale pericolo rappresentino le sue navi a Crotone, il nostro plauso va a chi, come la senatrice Bugnano, sostiene come noi questa forte ed importante istituzione, oltre che all’avvocato Attilio Scola, nostro valido partner in questa battaglia, il quale con il suo esposto ha dato il via alle indagini”.