In riferimento alle dichiarazioni apparse sui media nei giorni scorsi, in merito all’abrogazione degli oneri di servizio pubblico sulle tratte di Roma e Milano, il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Gianluca Brunosi ritiene doveroso precisare quanto segue: “il 7 dicembre scadono gli oneri di servizio applicati sulle tratte di Roma e Milano Linate e non era possibile riproporre lo stesso bando in quanto l’onere di circa 4 milioni di euro annui non trovava copertura finanziaria da parte del governo ed inoltre i tempi per indire una nuova conferenza dei servizi (9 mesi/1 anno) non avrebbero consentito di assicurare il servizio senza soluzione di continuità. La scelta della liberalizzazione delle tratte di Roma e Milano si è resa necessaria in quanto a partire dal 7 dicembre, nessuna compagnia avrebbe potuto volare sulle suddette tratte, raggiungendo di fatto il paradosso, in termini brevi decretando la chiusura di fatto dello scalo. Contestualmente è stata richiesta formalmente alla Regione Calabria, che si è attivata subito, la delega al Ministero per l’imposizione di nuovi oneri di servizio pubblico relativamente ai servizi aerei di linea effettuati tra lo scalo aeroportuale di Crotone ed i principali aeroporti nazionali, escluso Roma e Milano, con una nuova politica di imposizione degli oneri che porti realmente benefici alla mobilità dei cittadini con l’applicazione di tariffe competitive. Non è da trascurare il fatto che Alitalia, nonostante abbia beneficiato di circa 4 milioni di euro l’anno per le tre tratte giornaliere, abbia di fatto operato con medie volo di 40 passeggeri a tratta con tariffe primavera/estate da 124 euro su Roma e 164 euro su Milano Linate, a fronte di tariffe a partire da 49,27 euro da Lamezia Terme per Roma e per Milano. A titolo esemplificativo e non esaustivo, analizzando alcuni dati relativi alla stagione summer appena trascorsa si evidenzia che nel mese di agosto 2012 Alitalia ha trasportato 13.000 passeggeri, con 200 rotazioni e 64 passeggeri di media volo; mentre la compagnia aerea Meridiana Fly, nello stesso periodo, senza oneri e con tariffe di libero mercato, ha invece trasportato 5700 passeggeri con 40 rotazioni ed una media passeggeri per volo di 140 unità.
In conclusione appare evidente che un bando che finalizza 4 milioni di euro di finanziamento pubblico per garantire ed incentivare la mobilità dei cittadini e che di fatto porta ad un aumento delle tariffe (fuori mercato) con conseguente diminuzione dei passeggeri, disattende le finalità proprie della normativa di riferimento. Voglio altresì rassicurare tutti gli utenti che hanno preferito il nostro scalo in questi anni che, per garantire comunque la continuità del servizio sulle tratte di Roma e Milano, è stata sottoscritta una lettera di intenti con un vettore che opererà dal 7 dicembre con una politica dei prezzi da lowcost ed un’attenzione al passeggero non da compagnia low-cost, sicuramente in controtendenza rispetto ad Alitalia che ha chiuso di fatto le porte al nostro scalo sin dal mese di giugno comunicando la indisponibilità alla prosecuzione dei voli perché non più onerati. Dal 7 dicembre si opererà con aeromobili molto più capienti, altro fattore che ha penalizzato in molti periodi dell’anno il nostro scalo perché incapaci di far fronte ad un’offerta sempre più cospicua da parte degli utenti visti gli aeromobili messi sul S. Anna da Alitalia, e soprattutto si punterà ad intercettare nuovi passeggeri proprio in virtù di una politica di prezzi a basso costo. Tutto questo per incrementare realmente la mobilità dei cittadini e consolidare contestualmente la credibilità dell’Aeroporto di Crotone con l’aumento dei passeggeri, condizione necessaria per rimanere aeroporto di valenza nazionale. Pensiamo tutti ad un solo obiettivo: lavorare concretamente per il nostro aeroporto.”
Buona sera io vorrei che il Pitagora rimanesse aperto è osceno vedere tutti questi pendolari viaggiano con pullman e ci mettono 12/14ore per raggiungere i loro cari siamo nel 2012 e ancora non abbiamo capito che per rivalutare il sud è necessario permettere alle persone di raggiungerlo in tempi intelligenti
Ma noi siamo troppo italiani …… Evviva l’italia
Devo confessare che questa notizia, apparentemente positiva, non ci rasserena più di tanto, anche se viene dopo una lunga serie di articoli, ancora più inquietanti che si leggono ormai da più parti, circa la chiusura del Pitagora. Credo, infatti, che le cose non siano, allo stato attuale, molto chiare. In primis, perchè incombe sempre il famoso provvedimento del ministro Passera e poi perchè, a mio parere, in questa amara terra, concediamo sempre troppo agli avvoltoi di turno, che si chiamino Eni o Alitalia, poco importa.
Una cosa è certa…siamo arrivati veramente alla frutta e questa è l’ultima chance che abbiamo per poter tenere in vita l’unica struttura funzionante che ci è rimasta. Il futuro catastrofico è sotto gli occhi di tutti perchè, tra brevissimo tempo, quel serpentone che si snoda giornalmente sulla maledetta 106, si allungherà a dismisura, abbassando ancora di più la velocità di crociera e creando maggiori pericoli. Come contropartita, otterremo l’oscar dei più emarginati del west, questa volta irreparabilmente.
Bisogna seriamente, e a tutti i costi, evitare che si ripeta il danno che,ancora una volta, ci ha arrecato Alitalia. Nonostante gli oneri di servizio, si è permessa il lusso di praticare prezzi a dir poco osceni, sicuramente il triplo di quelli che erano in vigore a Lamezia e, in minor misura a Reggio. Com’è possibile che questa compagnia , che già in passato ha pesantemente penalizzato l’aeroporto di Crotone, possa sempre fare ciò che vuole senza che si sia potuto porre un freno a tanta arroganza ? Al danno, poi, si aggiunge la beffa: gli aerei, a detta della compagnia, viaggiano sempre per metà della capienza. Ma come ? Se abbiamo tutti quanti letto che il traffico è aumentato di non so quanto e che questo potrebbe essere un motivo di non chiusura!!!
E poi ancora un’altra cosa… manca sempre un’apparecchiatura, un qualche diavolo di impedimento che si mette di traverso allo sviluppo di questo scalo.
Insomma, diteci qual’è la verità? Queste notizie, inquietanti e contrastanti tra di loro, non fanno altro che alimentare il dubbio che questo aeroporto- dopo tanti sacrifici di gente che ci ha creduto e impieghi di denaro pubblico- possa chiudere irrimediabilmente.
Si spera, per il bene di tutti i cittadini della provincia, che il cda dell’Aeroporto valuti con attenzione questo auspicabile nuovo vettore che, oltre a garantire un servizio efficiente, dovrà praticare tariffe sicuramente più convenienti.
Abbiamo già la benzina più cara d’Italia e, forse, del mondo. Almeno cerchiamo di avere dei voli convenienti che non ci isolino definitivamente.
Non sarebbe male, oltre tutto, che le cosiddette Istituzioni uscissero dal silenzio colpevole nel quale sono rinchiuse. Abbiamo perso già linee ferroviarie , porto, strade… se perdiamo anche questo, signori miei, è la fine.
Spero che quanto letto diventi realta’.