Le Segreterie dei Coordinamenti Nazionali Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub e Uilca della Banca Nazionale del Lavoro hanno declinato l’invito, rivolto dal Presidente e dall’Amministratore Delegato della Bnl, a partecipare alla cerimonia della posa della prima pietra della nuova Sede Direzionale della Banca, presso la Stazione Tiburtina. Con questo atto, simbolico ed allo stesso tempo tangibile, manifestano la loro preoccupazione rispetto al complessivo progetto dai contorni ancora nebulosi, perseguito dalla Capogruppo BNPP, che si concluderà con la definizione di una “nuova e diversa BNL” dal futuro incerto.
Le Segreterie dei Coordinamenti Nazionali criticano la politica delle dismissioni immobiliari che sta attuando la Capogruppo BNPP, finalizzata a remunerare, direttamente o indirettamente, esclusivamente l’azionista mentre tale operazione dovrebbe essere integralmente destinate a finanziare lo sviluppo di un Istituto saldamente radicato nel tessuto economico e sociale nazionale. Motivo di forte inquietudine per tutti i dipendenti della Banca è anche l’ipotesi di smembramento della BNL attraverso il “Progetto Italia” che punta alla costituzione di un Polo Multifunzionale con le altre società del Gruppo presenti in Italia, progetto dai contorni ancora indefiniti. Le Segreterie dei Coordinamenti Nazionali ritengono necessario richiedere precisi impegni all’azionista francese in ordine agli investimenti da parte della Capogruppo in Italia, al fine di assicurare un degno ed adeguato futuro lavorativo a tutti i dipendenti Bnl e dell’intero Gruppo Bnpp in Italia. Proprio queste lavoratrici e lavoratori rappresentano, con la loro professionalità, abnegazione ed entusiasmo, il vero patrimonio da valorizzare.