“La Calabria è una straordinaria depositaria di tesori, confermando di essere una delle regine dell’archeologia del Mediterraneo”. Con queste parole l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha commentato il ritrovamento, alcune ore fa, nel parco archeologico di Monasterace, in provincia di Reggio Calabria, di uno straordinario ambiente termale con piscina di epoca ellenistica, probabilmente della fine del quarto secolo o del terzo secolo avanti Cristo, di circa 25 metri quadrati e ubicato nei pressi di una “Casa matta” risalente alla seconda guerra mondiale. La scoperta si è realizzata nell’ambito di un campagna di scavo che dura da anni, seguita dall’archeologo Francesco Cuteri. Il pavimento presenta scene con animali mitologici e quadrati floreali. Di grandissimo impatto è il mosaico del drago marino, molto simile ad un altro drago scoperto sempre nella stessa area da Alfonso De Franciscis e attualmente conservato, dopo il restauro effettuato dal FAI calabrese, presso il Museo di Monasterace, destinatario di un recente finanziamento della Regione Calabria nell’ambito della “Rete dei Musei”. La Regione Calabria sta investendo molto sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, sia con la programmazione di finanziamenti nelle aree archeologiche e nei musei che con il progetto Calabria Jones, che sta mobilitando quattro mila studenti, nell’iniziativa di educazione all’archeologia più significativa svolta finora in Italia. Da ricordare che questa estate dai mari calabresi sono emersi altri importanti ritrovamenti, nei pressi dell’Isola di Dino e a Capo Bruzzano.