I Cristiano Popolari di Cirò Marina ritengono doveroso far sapere la loro posizione in merito alla dichiarazione di dissesto finanziario approvato, a maggioranza, dal Consiglio Comunale nell’ultima seduta del 12 settembre 2012. “Premesso che quando un’Amministrazione Comunale si determina nella dichiarazione di dissesto vuol dire che ha perseguito tutte le strade possibili ed immaginabili per evitare un atto che di per sé porta alla dichiarazione di fallimento dell’ente amministrato. Nel momento in cui tale atto viene recepito ed approvato dall’ente preposto (Ministero Dell’Interno), si viene a determinare una situazione in cui, pur in presenza di organi democraticamente eletti (Sindaco, Consiglio Comunale), le decisioni gestionali dell’ente vengono richiamate nelle mani di un organo commissariale, nominato dal Prefetto, che avrà l’obbligo di provvedere, dal punto di vista finanziario, al risanamento del bilancio comunale. Inoltre anche per la gestione corrente andrà a determinare una serie di azioni volte al contenimento della spesa pubblica, specialmente nell’erogazione di servizi essenziali, che gioco forza avranno ricadute quasi immediate sui cittadini/contribuenti. Infatti l’organo commissariale avrà pieni poteri, per come previsto dal T.U. che va a normare gli aspetti operativi/gestionali degli Enti Locali, in merito: alla possibilità di alienare (vendere) beni di proprietà, all’innalzamento, fino al 100% delle attuali aliquote, di tutte le tasse comunali (Irpef, Tarsu, IMU, ecc.) e così via. In pratica nell’immediato le ricadute della dichiarazione di Dissesto Finanziario saranno a totale carico dei cittadini (ovviamente di quelli che abitualmente pagano le tasse), che si vedranno vessati da una parte per la necessità di risanare il bilancio comunale, mentre dall’altra avranno una sensibile riduzione dei servizi primari, specie per le famiglie meno abbienti, in quanto ci troveremo in presenza di servizi che potranno essere non erogati a causa di mancanza di copertura finanziaria. C’è però un qualcosa di positivo in questo momento di forte negatività per la cittadinanza cirotana? A nostro avviso si. Perché intanto emerge chiaramente il fallimento di una classe politica che negli ultimi 20 anni ha gestito la cosa pubblica come propria.
Classe politica che ha avuto un proprio ‘’dominus’’ cui va assegnata una responsabilità morale su quanto sta accadendo. Inoltre il popolo forse aprirà gli occhi e si renderà conto a chi in futuro assegnare la responsabilità di amministrarli. Si, perché una volta che usciremo da questa gestione commissariale non sarà più possibile mantenere in essere tutte quelle clientele che hanno consentito a personaggi, più o meno noti, della politica locale di mantenere intatta la loro presenza diretta, o indiretta, nel nostro civico consesso in questi ultimi 20 anni. Noi Cristiano Popolari, non appena il dissesto verrà ratificato dagli organi preposti, ci attiveremo affinché la voce dei cittadini, quelli onesti e volenterosi, sia ascoltata dall’organo commissariale. Ci faremo portavoce di tutte quelle anomalie non risolte nell’ultimo ventennio così che da questa profonda ferita, qual è il dissesto, possa emergere una classe dirigente nuova e capace che dia prospettive di stabilità e che sappia concorrere allo sviluppo del nostro territorio con un approccio mentale tale da troncare le clientele becere, e di miope veduta, per consentire uno sviluppo, il più armonico possibile, della nostra comunità”.
La cittadinanza ha avuto più volte la possibilità di attuare un cambiamento, e non l’ha fatto, oggi se ci troviamo in questa situazione è colpa si di chi ha amministrato,ma anche di chi esercita il proprio diritto di voto irresponsabilmente,in cambio di qualche falsa promessa,non comprendendo che tutto quello che promettono, come il lavoro, è prima di tutto un nostro diritto. Il popolo aprirà gli occhi? Io non ci scommetterei troppo…ma me lo auguro davvero per questo paese!!!