Nella notte di ieri, la Polizia di Stato, Squadra volante, ha applicato, per la prima volta a Crotone, e tra le prime volte in Italia, la misura precautelare dell’Allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. La misura è stata adottata, d’intesa con il P.M. di turno, in quanto L. G., ex marito in fase di separazione con la vittima, è stato colto in flagranza del delitto di cui all’art. 612 comma 2 c.p. (minaccia grave), sussistendo fondati motivi per ritenere che le condotte criminose dello stesso potessero essere reiterate, ponendo in grave ed attuale pericolo la vita o l’integrità fisica della persona offesa. Nello specifico, alle ore 20:30 odierne, la locale sala operativa della Questura inviava gli operanti presso l’abitazione dei predetti atteso che la vittima aveva denunciato patite percosse subite dall’ex marito su utenza 113. Giunti sul posto si aveva la presenza della richiedente, la quale si trovava sulla pubblica via in stato di evidente agitazione.
La stessa sporgeva denuncia orale, poi formalizzata presso questi uffici, inerente varie condotte poste in essere dall’ex marito e consistenti in ingiurie, minacce e percosse, anche pregresse. In loco interveniva anche l’ex marito, il quale, dopo essere andato in escandescenza, in presenza degli operatori della Squadra Volante, minacciava ripetutamente la ex moglie di morte. In seguito a ciò, si esperiva una perquisizione estesa anche al veicolo in suo uso che consentiva di rinvenire nel suo borsello, che portava a tracolla, un coltello a serramanico e due cacciaviti nonché, nel vano bagagli del veicolo, un bastone in legno. Per quanto sopra esposto, sussistendo il pericolo reale in ordine all’utilizzo criminoso dell’arma di cui sopra, essendo fondati i motivi per ritenere che le condotte criminose potessero essere reiterate, ponendo in grave ed attuale pericolo la vita o l’integrità fisica della vittima, si applicava, d’intesa con il P.M. di turno, il provvedimento de quo. Il legislatore ha dunque fornito uno strumento necessario agli operatori di Polizia per prevenire e reprimere episodi di violenza di genere, soprattutto nella sua ambientazione domestica, intercettando il crescente allarme sociale determinato dall’inarrestabile aumento in Italia dei reati che possono essere ricondotti a tale categoria e soprattutto di quelli commessi ai danni delle donne.