L’ultimo, in ordine di tempo, megaimpianto, questa volta fotovoltaico, che ha fatto esultare molti, realizzato nel comune di San Floro (CZ) non è un esempio virtuoso per lo sviluppo della Calabria”. Così, Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, coerentemente con altre posizionamenti assunti, quando si è trattato di difendere il territorio regionale commenta questo ulteriore saccheggio che – prosegue – “se conferma una linea che vede insieme una sciagurata filiera politica – burocratica – imprenditoriale c’è davvero da preoccuparsi ed inorridire”. Questa, non può essere l’aspirazione dei sindaci ed amministratori locali e nemmeno una visione industriale che può fare bene alla nostra Regione.
La Calabria – continua – deve invece utilizzare massimizzandole anche in termini occupazionali, le ricchezze naturali che possiede senza farsi prendere da tentazioni e facili scorciatoie sconfinando in una rendita che compromette o distrugge i beni comuni, come territorio e paesaggio nonché la possibilità di avere suoli per la produzione di cibo, che ben coltivati servono ad evitare disastri ambientali. Non ci si può poi rassegnare ad immaginare uno sviluppo della Calabria prendendo solo le briciole da veri e propri predoni che girano il mondo per accaparrarsi beni pubblici con incentivi pubblici, facendo leva sui bisogni di cassa delle comunità che devono far quadrare i conti. Le ferite, che la Calabria ha accumulato sono profonde, e rappresentano veri obbrobri paesaggistici che hanno portato illusioni come il “paese dei balocchi” e l’elenco sarebbe interminabile. Purtroppo – conclude – chi deve farlo continua a non scommettere sugli asset naturali che sono il punto di forza di uno sviluppo sostenibile che sono gli unici a creare ricchezza vera e qualità della vita per tutti i cittadini.