I finanzieri della tenenza di Scalea stanno eseguendo in queste ore le notifiche degli avvisi di chiusura indagini relativi all’operazione “Striscia”, una complessa attività volta alla repressione delle truffe ai danni dello Stato nella quale sono risultati coinvolti 57 operatori sanitari del Capt (Centro di Assistenza Primaria Territoriale) di Praia a Mare indagati per truffa, per aver attestato falsamente la presenza in servizio propria e di altri colleghi, facendosi timbrare e timbrando per altri il badge personale.
Le attivita’ di indagine svolte dai finanzieri, coordinati dal procuratore della repubblica presso il tribunale di Paola, dott. Bruno Giordano, si sono sviluppate mediante l’installazione di una telecamera nascosta nei pressi della macchinetta obliteratrice ed il successivo confronto delle immagini con gli elenchi delle timbrature giornaliere. Nei 31 giorni di monitoraggio sono stati registrati oltre 10.000 filmati e rilevate 136 anomalie. Una truffa ai danni dell’ente sanitario ben strutturata, che ha coinvolto quasi i due terzi dei dipendenti del distretto ospedaliero e che si ripeteva giorno dopo giorno quasi fosse ormai una normale operazione di servizio. I 57 operatori sanitari sono accusati di aver commesso i reati previsti dagli articoli 640, comma 2 del codice penale, (per aver attestato falsamente la propria presenza in servizio facendo timbrare ad altri il proprio badge); 110 del codice penale (per aver concorso con i dipendenti a loro volta responsabili del reato di truffa, timbrando il badge dei colleghi); 81, comma 2 del codice penale (per aver violato più volte, ed in tempi diversi, la stessa disposizione di legge). Tra i soggetti raggiunti dall’avviso di chiusura indagini anche l’attuale direttore del Capt di Praia a Mare.