Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio a tutela dell’ambiente, il personale del Comando Stazione di Petilia Policastro, nei giorni scorsi, ha segnalato all’Autorità giudiziaria numerose violazioni in materia urbanistico-ambientale, denunciando i relativi trasgressori. In particolare, in comune di Scandale in località “Forfiarello”, è stato fermato sul nascere un abuso edilizio, dove è stata sequestrata una piattaforma in cemento (mq. 150) su cui dovevano ergere delle opere murarie per adibirla a vasca per la raccolta d’acqua. I lavori sono stati realizzati all’interno di un bosco ceduo di eucalipto percorso da incendio l’anno scorso, i cui movimenti di terra hanno determinato una sostanziale modificazione originale del territorio, sia sotto l’aspetto orografico che paesaggistico. Gli agenti, con la collaborazione del personale del Nipaf, sono risaliti al responsabile, B.C. di anni 56 residente a Legnano, che invitato ad esibire le necessarie autorizzazioni, risultava nulla in suo possesso. Veniva, quindi, deferito all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato, in zona sottoposta a vincolo idrogeologico che paesaggistico, tale opera in violazione alle leggi urbanistico edilizie.
Altre due persone, P.E. e G.A, rispettivamente di anni 40 e 50 di Cotronei e Roccabernarda, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria, in quanto responsabili, in concorso di persone, dei reati di invasione di terreno demaniale, deturpamento di bellezze, danneggiamento e furto aggravato. L’episodio è accaduto in località “Cerasara” in agro del comune di Petilia Policastro, dove gli agenti insospettitisi di un transito eccessivo di mezzi pesanti su una strada interpoderale che attraversa il territorio boscato della suddetta località, si imbattevano in un taglio furtivo di piante di pioppo che costeggiavano l’alveo del fiume “Tacina”, di conseguenza di proprietà demaniale. Non è stato difficile, per gli agenti, risalire agli autori in quanto nei pressi, all’interno di un bosco privato, vi era in corso una utilizzazione boschiva che, quantunque autorizzata, dal controllo emergevano delle evidenti difformità nell’esecuzione dei lavori rispetto all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Calabria. Per questo motivo, il titolare della ditta esecutrice, P.E., queste sono le iniziali, veniva diffidato a continuare i lavori e, inoltre, gli veniva contestato anche il taglio e furto, nonché l’invasione di terreno, delle piante di pioppo radicate nel terreno demaniale limitrofo, il cui materiale asportato veniva rinvenuto, in seguito, accatastato nei pressi dell’abitazione rurale del proprietario del bosco privato, tale G.A., su cui si stava procedendo al taglio autorizzato.Pertanto entrambi i soggetti, in concorso di persona, venivano deferiti all’autorità giudiziaria e sanzionati amministrativamente in violazione alle irregolarità di modalità di esecuzione al taglio e al danno cagionato. Nel corso di ulteriori controlli del territorio, lo stesso personale CfS di Petilia Policastro, ha redatto tre informative di reato contro ignoti per abbandono di rifiuti pericolosi e speciali all’interno di aree boscate dei comuni di Petilia Policastro e Mesoraca. Medesima segnalazione è stata fatta ai rispettivi sindaci dei comuni interessati, nonché all’ A.S.P. di Crotone, per la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi, dove i rifiuti, consistenti per lo più in lastre di eternit e calcinacci, sono stati abbandonati.