Esistono luoghi che hanno scalfito addosso il passare del tempo, che trasudano di storia passata e vissuta, unici custodi del profumo di una identità smarrita tanto semplice quanto irraggiungibile alla ragione dell’uomo moderno. Luoghi tanto dimenticati e rifiutati dalla società moderna da considerare, oggi, questa, una fortuna. Esiste un luogo, l’Atrio Giuseppe Verdi, simbolo di un centro storico lametino ancora tutto da scoprire, che racchiude tutti i crismi di un luogo magico, tanto vuoto quanto ricco del genius loci della piana lametina, in cui basta muovere qualche passo per percepire una forte armonia che contrasta la grigia omologazione esterna. Un luogo che solo due anni fa è stato svelato a tanti occhi increduli nella sua bellezza e nella sua perfetta funzionalità alla espressione della musica e delle arti… “Triste sarebbe, se la rondine un giorno non svoltasse di qui” scriveva Franco Costabile, conscio del grande pericolo che costituisce, per questa terra, l’oblio della propria identità.
Il Jazz, nuovo equilibrio su un piano sovrastante gli schemi classici che trova nella dissonanza la sua perfetta armonia, sposa perfettamente il genius loci dell’Atrio Verdi, ne diventa parte integrante e si fonde nel Jazz Loci. Giunto alla sua seconda edizione, il Jazz Loci prova a portare queste sensazioni all’attenzione dello spettatore, interessandone tutti i sensi percettori. La musica quest’anno è focalizzata su un panorama artistico calabrese indubbiamente contraddistinto da forti influenze mediterranee tanto da farne un genere emergente nel panorama internazionale. Prestigiose le collaborazioni con Peperoncino Jazz Festival e Premio Internazionale Massimo Urbani, il cui vincitore da quest’anno calcherà il palco del festival. Nutrita l’offerta di contorno,con visite guidate al Museo della Memoria ed al Palazzo Proto (già casa di Giovanni Nicotera) ed ai “Vaglji di Sambiase”, degustazioni enogastronomiche ed installazioni artistiche. Quattro giorni per imparare a conoscere ed a conoscersi, coscienti che ” triste sarebbe, se la rondine un giorno non svoltasse di qui”.
PROGRAMMA
Giovedì 20
Ore 18 Franco Costabile – Poesie reading a cura del M° Francesco Longo;
Ore 19 WIZDOM DRUM BAND (Marchin Band);
Ore 20 LADY “U …“Francesca Salerno – Voce Luigi Morello Voce e Chitarra;
Ore 22 ROY PANEBIANCO “Soulside” Roy Panebianco – Chitarra Fabio Gualiardi – Organo Maurizio Mirabelli – Batteria;
Venerdì 21
Ore 18 Visite guidate a Palazzo storico famiglia Proto (già dimora di Giovanni Nicotera);
Ore 19 WIZDOM DRUM BAND (Marchin Band);
Ore 20 MEDITERRANEAN JAZZ DUO (Jazz/Tango) Alberto La Neve – Sassofoni e effettistica Antonio Spaccatorella – Accordion;
Ore 22 ITALIAN SWING (Jazz manouche) Ciccio Vescio – Chitarra e voce Luca Laganà Chitarra Ciccio Leone Contrabbasso;
Sabato 22
Ore 18 Identity: Percorso artistico e visita guidata al centro storico di Sambiase;
Ore 19 WIZDOM DRUM BAND (Marchin Band);
Ore 20 FRANCESCO SCARAMUZZINO 4TET (Jazz) Francesco Scaramuzzino – Piano Vito Procopio – Sax Gianluigi Goglia – basso Claudio Borrelli – batteria;
Ore 22 GIORGIO CAPORALE JAZZ 4tet (Jazz) “EXSIR” Giorgio Caporale – Chitarra Salvatore Urzino – Sax Filippo Scicchitano – Contrabbasso Sandro Benincasa – Batteria.
Domenica 23
Ore 18 Identity: Percorso artistico e visita guidata al centro storico di Sambiase;
Ore 19.00 WIZDOM DRUM BAND (Marchin Band);
Ore 20 ENZO MIRABELLO DUO (Jazz/World) “ Stunt “ Enzo Mirabello – Piano Massimo Russo – Percussioni;
Ore 22 EGIDIO VENTURA 4tet “Standards” Egidio Ventura – Piano Giancarlo Cuomo – Sax Raffaele Trapasso – Basso Massimo Russo – Batteria, Ospite GIACOMO TANTILLO – Tromba, (Vincitore Premio Internazionale Massimo Urbani 2012)