Polizia Municipale e servizi sociali, sono, questi, gli ambiti operativi sui quali la costituenda Unione dei Comuni del Basso Ionio dovrà coordinarsi. Una volta costituita si procederà con strategie e azioni concrete. “Ci auguriamo – dice Manfredi – che questo progetto possa stimolare e in un certo senso determinare le economie auspicate. Dobbiamo sicuramente cercare di procedere in maniera oculata e precisa. Altrimenti siamo destinati a subire oneri aggiuntivi e adempimenti che ricadranno poi sempre sui cittadini già vessati, direttamente ed indirettamente, dal progressivo taglio erariale. Per i primi anni, probabilmente subiremo dei costi aggiuntivi – continua – ma poi col tempo questa forme e metodo di gestione non potrà non confermarsi come la strada maestra, soprattutto per i piccoli comuni, per ottimizzare risorse, ridurre costi e migliorare, sinergicamente, i servizi al cittadino.
La realizzazione dell’Unione dei Comuni permetterà di creare economia ridimensionando i servizi e creando e consolidando progressivamente le condizioni stesse per la sopravvivenza dei piccoli enti. Pur mantenendo la loro identità, i piccoli comuni possono infatti accorpare servizi al fine di ridurre i costi e le spese fisse di gestione di alcuni servizi. In tema di spending review nazionale, per non parlare di altri veri e propri gravissimi tagli – conclude Manfredi – almeno mettiamo in pratica una buona e salutare assunzione di responsabilità, nell’interesse esclusivo delle collettività territoriali amministrate. A queste latitudini, nel basso ionio cosentino e nella Sila Greca, proseguiremo su questa strada e con questo intendimento innovatore e soprattutto condiviso”.