“Sono passati oltre sei mesi dalla prima segnalazione che abbiamo fatto sul malfunzionamento del depuratore di località Ponte Arvo, e ancora oggi nessuno conosce lo stato di funzionamento dell’impianto”. E’ quanto scrive il circolo Legambiente Sila al sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza Giuseppe Casciaro, per avere informazioni sullo stato e le condizioni di funzionamento del depuratore cittadino. Lo scorso 24 febbraio 2012 Legambiente Sila ha segnalato agli organi preposti il rischio di un cattivo funzionamento del depuratore di San Giovanni in Fiore sito in località Ponte Arvo e con un successivo sopralluogo presso l’impianto effettuato il 2 marzo, da parte dell’ASP U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica di San Giovanni in Fior, ha accertato lo stato di abbandono dello stesso, sottolineato persino dalla impossibilità di poter accedere all’interno del sito, verificando comunque il riversamento dei liquami non trattati direttamente nel fiume Arvo. Mentre il successivo sequestro dell’impianto, avvenuto a luglio a opera del NOE dei Carabinieri, e il conseguente affido giudiziario dell’impianto al comune di San Giovanni in Fiore, ha definitivamente accertato quanto denunciato a febbraio da Legambiente circa il malfunzionamento e il degrado in cui versa l’impianto che provoca grande nocumento all’ambiente e all’habitat del fiume Arvo. “Dopo di allora – continua Legambiente Sila – nessuna notizia precisa è stata diffusa circa il ripristino del funzionamento del depuratore, anzi assistiamo ancora alla mistificazione dei fatti da parte del sindaco che anziché risolvere i problemi pensa di scaricare sugli altri le sue responsabilità. E per questo ci siamo rivolti alla Procura per avere informazioni vere e non le falsità dell’amministrazione.”
In quel punto il Fiume Arvo, oltre ai liquami non depurati come ha accertato il NOE, è minacciato anche da altre emergenze: da anni esiste attivo un impianto di escavazione di inerti che, oltre allo sbancamento di un costone di montagna, ha prodotto anche la modifica di alcune parti dell’alveo del fiume con un conseguente intervento negativo sull’intero sistema fluviale; e nella stessa zona del Fiume è molto probabile che insista uno scarico di liquami prodotti da una vecchia discarica presente sul costone a monte del fiume, che abbiamo segnalato da tempo. “Siamo perciò preoccupati di quanto si sta verificando in quel tratto di Fiume- conclude Legambiente Sila – sottoposto a più di una fonte di inquinamento e degrado, e nonostante siano trascorsi sei mesi dalla prima segnalazione del cattivo funzionamento del depuratore all’accertamento dei fatti, non ci risulta che la situazione ambientale sia cambiata in meglio. Per fugare ogni dubbio circa lo stato in cui versa il depuratore di località Ponte Arvo, e per sopperire alla mancanza di trasparenza e informazioni sul caso messa in atto dal Comune di San Giovanni in Fiore, abbiamo chiesto alla Procura di Cosenza informazioni sullo stato di operatività del depuratore; se sono stati effettuati i lavori necessari al ripristino dello stato funzionale dell’impianto e in particolare gli interventi presso la griglia principale e se l’impianto attualmente è posto sotto sequestro e chi si occupa della gestione dello stesso”.