“A bando le chiacchiere e andiamo subito al sodo. La prescrizione ‘h’ contenuta nelle condizioni A.I.A. allegate al D.D.G. 4180/12 testualmente prevede: la viabilità di accesso deve garantire la percorribilità in ogni periodo dell’anno e devono essere adottati gli accorgimenti per limitare la polverosità e le molestie derivanti dal traffico di mezzi in ingresso ed uscita dalla discarica. Per viabilità di accesso alla discarica si intende un tratto di strada Comunale Capoferro/Cordarella che dalla S.P. n. 6 dopo averla percorsa per oltre un chilometro raggiunge la discarica – afferma in una nota Giovanni De Renzo del “Comitato Antidiscarica”. Tale strada era un sentiero che portava al sito della costruenda discarica, successivamente tale sentiero è diventato una pista mediante l’esecuzione di lavori non autorizzati. Come si fa a pretendere la percorribilità in sicurezza di un sentiero trasformato in una pista mediante lavori non autorizzati e di conseguenza non collaudati? Che per giunta attraversa anche un torrente?
Tornando alla prescrizione ‘h’, nel carteggio intercorso fra il Dipartimento Ambiente Regione Calabria, il nucleo VIA-VAS-IPPC e A.R.P.A.C.A.L non viene riscontrato nulla in riferimento a: devono essere adottati gli accorgimenti per limitare la polverosità e le molestie derivanti dal traffico di mezzi in ingresso ed uscita dalla discarica. Anche in questo caso la domanda nasce spontanea: Come si fa a limitare la polverosità su una pista in parte sterrata? Questo non è il solo motivo ostativo all’apertura della discarica, tanti altri motivi sono al vaglio degli organi inquirenti, per altri invece sono stati già emessi dei provvedimenti da parte della procura di Rossano. Addirittura il TAR con ordinanza del 29/03/2013 proc. 433/12 ha nominato un verificatore per accertare i lavori oggetto delle ordinanze di demolizione e ripristino. Smettiamola con questa farsa “in salsa Calabrese” e ristabiliamo la legalità in località pipino iniziando con l’emissione di un’ordinanza di divieto di transito sulla strada comunale Capoferro/Cordarella visto che la stessa dovrebbe essere percorsa da camion pieni di rifiuti e da autocisterne con massa di 500 quintali carichi di percolato, non ci sembra oggettivamente possibile cha tali carichi possano essere sopportati da un sentiero abusivamente trasformato in pista e mai collaudata”.