I commenti di politici regionali dopo la cerimonia di benedizione del pregiato altare. “Non posso che lodare lo sforzo compiuto dalla comunità umbriaticese che, senza ricorrere a finanziamenti pubblici, bensì facendo ricorso alla propria generosità, ha sostenuto i costi per il restauro dell’altare maggiore posto all’interno della chiesa di San Donato”. Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (PdL), è intervenuto ieri alla solenne cerimonia di benedizione del pregiato altare marmoreo risalente al 1739 che fu demolito verso la fine degli anni ’50 per ordine delle autorità competenti dell’epoca. Alla benedizione ha assistito anche l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri che ha inteso visionare di persona i lavori di restauro durati circa due mesi, intercorsi tra marzo e aprile. Nell’occasione l’assessore Caligiuri ha tenuto anche un’interessante disquisizione storico-culturale sull’ex cattedrale di Umbriatico, inquadrandola nel contesto regionale dei Beni architettonici della Calabria.
“Con l’avvenuto restauro dell’altare – commenta ancora l’onorevole Pacenza – la comunità umbriaticese si è ripresa, in un certo qual modo, un pezzo di dignità e un pizzico d’orgoglio persi sessant’anni fa, allorquando le autorità dell’epoca decisero di demolire l’opera senza fornire una qualche giustificazione. Un riconoscimento va anche tributato al parroco della chiesa di San Donato, don Lorenzo Mbale, che da tempo ha avviato un’azione di recupero dei beni culturali ed architettonici di Umbriatico tra cui va inserito anche il restauro dell’altare maggiore. È stato don Mbale ad intrattenere un fitto rapporto epistolare e personale con gli uffici competenti della Curia e della Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio della Calabria. E poi come non lodare il senso d’appartenenza della popolazione emigrata che, anche dall’estero, ha fornito il proprio contributo perché l’altare maggiore fosse riposto nel presbiterio della chiesa di San Donato. Credo che quello offerto dalla comunità umbriaticese sia un esempio che merita di essere messo in evidenza in questa Calabria dove purtroppo non sempre le cronache offrono spunti di questo tipo. Spero – conclude l’onorevole Pacenza – che in un futuro prossimo molta gente si rechi in visita presso questo piccolo centro dell’entroterra crotonese dove ancora si può rintracciare la bellezza, gli odori e i sapori d’un tempo”.