“Riteniamo l’Istituzione del Registro delle coppie di fatto semplicemente una cosa ridicola, priva di qualsiasi fondamento giuridico”. È quanto dichiarano il portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Gianfranco Turino, ed il componente della costituente regionale, Ubaldo Prati. “Non solo – continuano Prati e Turino – un registro comunale non avrebbe alcuna validità, ma rappresenterebbe eventualmente un semplice quadernone nel quale qualche buontempone e qualche perditempo potrà scrivere il proprio nome”. I dirigenti del movimento politico che fa capo a Giorgia Meloni, si collegano alla polemica nata dalla proposta di istituire un registro per le coppie di fatto nel Comune di Crotone. “La società italiana e soprattutto le famiglie italiane – scrivono Prati e Turino – stanno vivendo una crisi senza precedenti, che non è solamente una crisi economica, ma ha connotati sociali e valoriali. E la proposta sostanzialmente inutile dell’istituzione di tale registro è un’altra aggressione ideologica al concetto della famiglia.”
Fratelli d’Italia non può che sostenere le posizioni già espresse dal Avv. Giancarlo Cerrelli, Presidente Unione Giuristi Cattolici Italiani di Crotone. “È la Costituzione italiana – concludono i due dirigenti – che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, addirittura è l’articolo 16 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che dichiara che ‘Uomini e Donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e fondare una famiglia’. È evidente a tutti, quindi, che la famiglia non può che essere l’unione stabile tra un uomo e una donna che trova compimento e riconoscimento nel matrimonio. Tutto il resto rientra o nel pregiudizio ideologico o nelle chiacchiere da bar. Non vi è nessun pregiudizio e nessuna discriminazione nei confronti degli omosessuali se si riconosce il ruolo fondamentale della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, al contrario è molto chiaro il tentativo di distruggere la famiglia naturale utilizzando come leva strumentale la questione dei diritti degli omosessuali”.