La processione Isola-Le Cannella
Un culto che si rinnova nella comunità isolitana da oltre un secolo per rievocare la leggenda del ritrovamento del quadro della Madonna Greca sul litorale di Capo Rizzuto. L’Icona, in una lunga e solenne processione, è partita il 2 Agosto da Piazza Duomo fino alla Chiesa di Santa Caterina a Le Cannella dove l’Icona è stata accolta da numerosi fedeli. Al termine della processione è stata celebrata la S. Messa da don Edoardo Scordio. La Banda Musicale Madonna Greca della Misericordia di Isola, diretta dal Maestro Stefano Paone, ha accompagnato la “Madonna Greca”, alternando le litanie con le preghiere e le canzoni tradizionali animate dal coro di Isola “Maria Assunta”, dalle famiglie dell’associazione “A…mare le Cannella” e da i numerosi fedeli. Al cordone intorno alla Sacra Icona c’erano “I Ragazzi della Misericordia” con il loro caratteristico “gilet”.
La processione per le vie di Le Cannella
Il 3 agosto nell’ambito dei festeggiamenti per la rievocazione dell’arrivo della Icona della Madonna Greca, si è svolta per le vie di Le Cannella la processione. La processione è stata preceduta dalla S. Messa celebrata nella Chiesa di S. Caterina da don Pasquale Riillo, il sacerdote Padre Barnabita, di Isola che opera a Napoli. Don Pasquale in questi giorni è stato nuovamente nominato Superiore dei Padri Barnabiti della Provincia Centro sud. Una grande e delicata responsabilità che lo impegna a dirigere molte scuole e parrocchie del Centro, sud Italia e Albania. A lui i nostri migliori auguri. L’Icona della Madonna ha percorso il centro di Le Cannella lungo il vialone che l’attraversa e quindi tutta la costa sovrastante la grande e stupenda spiaggia dalla sabbia rossa che guarda proprio alla Grecia da cui la Madonna è arrivata. Sosta finale alla Piazzetta-belvedere dove banda musicale Madonna Greca della Misericordia di Isola, canti dialettali, e preghiera hanno preceduto la finale dei fuochi artificiali sulla spiaggia. Il Parroco nella sosta alla Piazzetta ha voluto di proposito far cantare il rosario antico e dialettale: “Ave Maris Stella et Mater Dei” (Salve stella del mare e Madre di Dio) che si canta per dieci volte e viene intercalato da queste altre espressioni: Nta su chianu nc’è na gran Signura: Madonna di la Greca iddhra si chiama, ca cu nci cerca grazzi nci ndi duna, ca lu cori nchiagatu nci lu sana. Ed eju Madonna mia vin di cercu una, l’anima mparadisu e vita santa. È un Rosario che forse precede storicamente quello ufficiale e che mette ben in evidenza la sapienza della religiosità popolare che invoca Maria stella, guida luminosa del mare che rappresenta con le sue tempeste e i suoi misteri la nostra vita. Degna di grande considerazione la richiesta finale che viene fatta alla Madonna: che l’anima raggiunga il Paradiso e che in questa vita abbiamo a vivere nella santità! Il corteo si è concluso col ritorno alla Chiesa di S. Caterina per la seconda veglia di preghiera.
L’Icona a le Castella e la conclusione a Capo Rizzuto
Si è conclusa ieri sera alle ore 24.00 la festa del 5 agosto. La serata è stata caratterizzata dallo sbarco della Icona nella insenatura sottostante la Torre Vecchia di Capo Rizzuto, luogo che la tradizione vuole sia stato l’approdo storico della Madonna, ritrovata da un pastore. Lo sbarco è stato preceduto dall’ultima tappa del “viaggio” sul mare, a Le Castella. Erano circa dodici anni che veniva interrotta questa tappa per volere degli allora parroci. Quest’anno su richiesta del parroco don Luca Greco e del Consiglio Pastorale della Parrocchia della Visitazione di Le Castella abbiamo concordemente e felicemente ripreso questo gesto di comunione nel nome di Colei che da sempre è stata venerata da tutto il popolo del Comune di Isola. La Madonna, accolta al porto vecchio di Le Castella dal parroco e da una traboccante folla di fedeli e turisti è stata processionalmente portata per le vie della frazione fino al Castello dove l’hanno salutata con i fuochi pirotecnici e le note della Banda Musicale Madonna Greca della Misericordia di Isola. Sia don Edoardo che don Luca hanno in questa occasione hanno ringraziato la Madonna per la sua venuta e spiegato il significato religioso, sociale e culturale dell’avvenimento. L’Icona portata nella Chiesa della Visitazione di Maria ( anche questa denominazione della Parrocchia è significativa)è stata venerata per tutta la notte dai fedeli in preghiera. Domenica 5 agosto alle 19.00 inizia il ritorno con l’imbarco sulla motonave “Navy Tour” sempre accompagnata da grande partecipazione di fedeli e da intensa preghiera e seguita da numerose imbarcazioni. La conclusione alla Torre Vecchia con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici, la processione fino alla “Troppa e pozzo della Madonna” dove il Coro Eleùsa ha letto la storica pergamena dei miracoli avvenuti in quel luogo ( la pianta di scino che produce cibo per gli operai della Chiesetta, e l’acqua che dalla “carcara” di calce abbandonata sgorga miracolosa per dissetare e guarire). Nuova sosta di preghiera davanti alla storica Chiesetta con il canto antico “‘Nta sta Ghiesa ci sta na gran Signura…” e quindi l’arrivo al solenne Santuario eretto nel 1997. Saluto del Sindaco e del rappresentante della Provincia e omelia conclusiva del parroco don Edoardo Scordio. L’icona rimarrà nel Santuario fino alla fine di agosto così da permettere a tutti, specialmente agli emigrati e turisti, di contemplarla e pregarla da vicino.