L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha reso pubblico questa mattina il report annuale sull’andamento della qualità dell’aria nel comprensorio di Altomonte (CS), dove è attiva una centrale turbogas dell’Edison. I parametri rilevati sono quelli prescritti dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ossia: ossidi di azoto, monossido di carbonio, BTX, ozono e PM10, non è previsto il monitoraggio del PM 2,5. I rapporti stilati dall’Arpacal sono, quindi, riferiti alla qualità dell’aria nei siti individuati essere rappresentativi della ricaduta della Centrale. Le centraline, infatti, sono di tipo industriale, ossia stazioni situate in posizione tale che il livello di inquinamento monitorato sia influenzato prevalentemente da singoli fonti industriali. Le aree maggiormente interessate dalla ricaduta della centrale termoelettrica Edison di Altomonte, sono monitorate attraverso due centraline di rilevamento della qualità dell’aria posizionate, a seguito di precisi studi condotti dalla Edison ottemperando alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente, in due siti: uno nel comune di Firmo e uno nel comune di Saracena. Il monitoraggio dell’aria nell’area di ricaduta della centrale Edison di Altomonte – curato dal Servizio tematico Aria del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal – è stato attivato in base ad una convenzione con l’Edison in vigore dal 2006, in virtù della quale è stata affidata all’Arpacal, oltre che la gestione delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria per lo svolgimento delle operazioni di monitoraggio, la validazione tecnico-scientifica dei dati.