Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito Democratico di Crotone
27 novembre 2024, il sindaco Voce e l’assessore Bossi, pur di godere dei 5 minuti quotidiani di celebrità, annunciano dai profili social del Comune che i lavori per la riqualificazione della piscina ex Coni “procedono speditamente” rispettando le tempistiche di cantiere.
Dopo meno di due mesi il cantiere si ferma. Di nuovo, aggiungiamo noi, perché già nel settembre scorso il PD chiedeva conto di una prima interruzione dei lavori così come a maggio domandavamo all’Amministrazione perché avviare la demolizione immediatamente prima dell’estate così penalizzando non solo gli imprenditori di quell’area del Lungomare, ma anche e soprattutto i tanti bagnanti, crotonesi e non, che in quell’area fruiscono anche della spiaggia libera.
Voce, come sempre, rispondeva senza entrare nel merito, ma attaccando prima un nostro esponente e poi l’intero Partito Democratico per la sola “colpa” di esserci fatti portavoce delle istanze di tanti cittadini, svolgendo legittimamente il nostro ruolo di partito di opposizione.
Ora il TAR sospende i lavori, accogliendo il ricorso di uno di quegli imprenditori. Lungi dal voler intervenire sulla vicenda giudiziaria in cui spetta alla magistratura la comparazione e la tutela dei diversi interessi in gioco, chiediamo di nuovo al Sindaco ed alla Giunta di rispondere a poche semplici domande: perché iniziare i lavori prima dell’estate con tutti i disagi del caso, per poi interromperli ripetutamente? Avete realmente valutato la fattibilità dell’opera? Perché non è stata avviata una preventiva concertazione con i privati? Una volta completata la nuova piscina, ipotesi incerta al momento ma sicuramente auspicabile per tutti, avete valutato i costi di gestione di una terza piscina in un territorio che va pian piano spopolandosi? A fronte delle difficoltà di parcheggio già esistenti nella zona, avete previsto una soluzione?
Stavolta signor Sindaco, mobiliti Bossi, l’intera Giunta e tutto lo staff comunicazione per dare risposte concrete anche perché la riqualificazione dell’ex Coni è il primo ed unico grande progetto non ereditato dalle precedenti Amministrazioni, ma che allo stato rischia di rimanere solo un cantiere chiuso in una porzione di spiaggia che dovrebbe essere invece il salotto buono della città.
Quando nel 2020 avete annunciato il progetto, la Giunta era appena insediata e ancora inesperta (anche se nel sedervi poco dopo a trattare con Eni avete sin da subito dimostrato grande sicurezza). Allora i crotonesi nutrivano ancora tante aspettative di veder risorgere non solo l’antica piscina, ma anche l’intera città.
Trascorsi 4 anni nessuno si aspetta più che questa Giunta sia capace di risollevare le sorti della città, ma almeno un’opera – una vera opera, non come le piante e gli arredi urbani finanziati con i soldi di Eni – riuscirete a completarla?
Per aiutarla nella risposta, chiediamo in anticipo di non tirare in ballo il teatro Scaramuzza perché nonostante gli annunci, l’inaugurazione e l’evento natalizio a pagamento, ancora non è fruibile per i cittadini e per il mondo della cultura.