Il Tribunale di Crotone ha emesso una sentenza di primo grado in un caso di presunta violenza sessuale che ha tenuto banco nelle cronache locali nelle scorse settimane. La vicenda, che ha coinvolto Cataldo Mazzone titolare dello Stabilimento balneare Baia De Punta di Cirò Marina e una dipendente, ha suscitato un ampio dibattito pubblico e ha sollevato importanti questioni sulla tutela delle vittime e sull’interpretazione della legge.
La presunta vittima ha denunciato di aver subito un atto di violenza sessuale da parte del titolare dello stabilimento balneare dove lavorava. Secondo la sua versione dei fatti, Cataldo Mazzone ha sempre sostenuto che i rapporti con la presunta vittima, siano stati consenzienti. La difesa ha cercato di evidenziare presunte contraddizioni nelle dichiarazioni della donna e ha contestato l’assenza di riscontri, come il tampone vaginale negativo. Tuttavia, il giudice ha ritenuto queste argomentazioni insufficienti a scalfire la gravità indiziaria, considerando la testimonianza della vittima attendibile e le contraddizioni marginali, spiegabili con lo stato di shock vissuto. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Gregorio Viscomi del Foro di Catanzaro e Giuseppe Seminara del Foro di Crotone, ha invece sostenuto l’assoluta estraneità del proprio assistito ai fatti, presentando una versione alternativa degli eventi e contestando la credibilità della denuncia.
Il processo si è concentrato sull’analisi delle prove raccolte, tra cui le testimonianze di entrambi i protagonisti, le dichiarazioni dei testimoni e i risultati delle perizie medico-legali. La difesa ha sollevato dubbi sulla coerenza della testimonianza della presunta vittima e ha presentato il sostegno della propria tesi.
Dopo un lungo e complesso dibattimento, il giudice di Crotone, dott.ssa Elisa Marchetto, ha sostituito la misura cautelare della custodia in carcere per Cataldo Mazzone con gli arresti domiciliari. La decisione si basa sull’avanzamento delle indagini e sul cambiamento del contesto (chiusura della struttura ricettiva dove si sarebbero verificati i fatti). Nonostante le contestazioni della difesa, il giudice ha ritenuto che gli indizi di colpevolezza siano ancora solidi, considerando marginali le contraddizioni della vittima e irrilevanti le dichiarazioni di terzi. Mazzone dovrà risiedere presso il proprio domicilio a Cirò Marina, con divieto di allontanarsi senza autorizzazione e di comunicare con persone esterne alla sua abitazione. La polizia giudiziaria sarà incaricata dei controlli.