È usanza nei paesi del terzo mondo abbellire le zone più di passaggio, trascurando le aree meno turistiche. Questo spesso è dovuto agli scarsi fondi che le amministrazioni locali hanno a disposizione, trovandosi obbligate a sacrificare le periferie per dedicare i fondi disponibili ai luoghi identificativi e turistici. Queste usanze si ritrovano applicate anche nella nostra amata città, dove Piazza Pitagora e il lungomare ricevono manutenzione e interventi consoni a un capoluogo di provincia, ma allo stesso tempo il centro storico e le periferie sono completamente abbandonate.
Noi, della campagna ascolto del PD, conosciamo bene queste problematiche, girando per i quartieri e ricevendo richieste ogni giorno da parte di cittadini disperati per l’inadeguatezza delle manutenzioni ordinarie.
Facciamo alcuni esempi:
- Quartiere Trafinello: ci segnalano un ponte impraticabile a piedi a causa della sterpaglia che ha completamente invaso il marciapiede.
- Quartiere di Fondo Gesù: le strade secondarie non sono state toccate dal tanto pubblicizzato intervento di sistemazione del manto stradale, avvenuto circa un anno fa.
- Centro storico: sono presenti angoli abbandonati, ormai destinati a discariche abusive, anche in prossimità di palazzi nobiliari storici e del palazzo vescovile.
Il fenomeno delle discariche abusive è segnalato anche nei quartieri nord, che soffrono inoltre di scarsa illuminazione stradale.
Un ulteriore problema accomuna i quartieri Lampanaro, Vescovatello, San Francesco, Fondo Gesù e Gabbelluccia: il letto del fiume Esaro. Noi della campagna ascolto quartieri abbiamo monitorato la situazione e constatato la presenza di cannetini alti oltre quattro metri, che potrebbero ostacolare la fluidità del fiume, facilitandone l’esondazione.
Crotone non è una città del terzo mondo né priva di fondi (soprattutto in questo periodo storico). Ben venga la cura delle aiuole del centro, ma è tempo di occuparci anche di quei luoghi del comune “meno Instagrammabili”.
Chiediamo al sindaco Voce e alla sua giunta di rivedere le priorità: di ascoltare le esigenze di tutti i cittadini e di garantire una città più equa, dove ogni quartiere riceva l’attenzione che merita, senza classismo e senza specchietti per le allodole.