Il Dialogo è l’unico strumento con cui interfacciarsi con le istituzioni lo credono alcune Op (organizzazioni dei produttori) e il Consorzio di tutela del pecorino Crotonese Dop, che per questo si dissociano dalla protesta intimata a mezzo stampa da parte di un gruppo di agricoltori autonomi, per giorno 24 Settembre.
Il Crotonese motore agricolo e zootecnico della Calabria sta vivendo un momento tragico a causa di alcune situazioni che dipendono soprattutto da fattori ambientali.
La siccità, in primis, che non rende semplice il lavoro di allevatori e agricoltori, e poi se non bastasse la lingua blu ritornata ad abbattersi come un flagello. Sono migliaia i capi già deceduti con il rischio di vederne altri morire. Ciò significherebbe indebolire allo stremo un comparto che rappresenta una parte importante dell’identità di questa provincia e di tutta la regione.
Agricoltori e allevatori due protagonisti del territorio, due facce produttive della stessa medaglia, quella del crotonese, che in un momento così delicato stanno facendo sentire la propria voce alle istituzioni.
In questa cornice non tutti la pensano però allo stesso modo.
Le Op, e in particolare la APOCC (organizzazione produttori e ovini della Calabria), CEREALLATTE e il Consorzio di Tutela del pecorino Crotonese DOP, si dissociano dagli intenti di protesta disperata del Gruppo Agricoltori Autonomi del Crotonese che a mezzo stampa hanno intimato per giorno 24 Settembre di incatenarsi presso la Cittadella regionale.
La protesta è uno strumento idoneo per richiamare l’attenzione al dialogo le istituzioni quando non sono vicini ai cittadini, ma qui la situazione è diversa.
L’assessore Gallo da sempre ha fatto dell’ascolto lo strumento per dialogare con gli allevatori e gli agricoltori, e lo ha sempre fatto con grande professionalità, che vuol dire capacità di affrontare i problemi e risolverli.
Cosa succede in questo caso, ed è il motivo per cui alcune Op e il Consorzio di Tutela del pecorino Crotonese DOP si dissociano.
Succede che l’assessore Gallo si è già mosso in moto per arginare la situazione. Per quanto riguarda la questione più recente e preoccupante, quella della lingua blu, l’Assessore si è già mosso in tal senso, prima che diventi un problema ancora più serio e difficilmente arginabile.
Un comunicato stampa uscito giorno 20 Settembre sul portale della Regione Calabria ce lo spiega dettagliatamente.
Si parla di riacquisto dei capi deceduti, di un piano vaccinale urgente capace di fermare l’epidemia e lo farà attraverso una “specifica delibera di giunta regionale affinché a breve vengano stanziate le risorse utili a consentire agli allevatori di procedere ad attività di disinfestazione… e garantire un indennizzo dei capi perduti”.
Protestare contro le istituzioni, regione in primis mentre stanno cercando di risolvere il problema non è sicuramente la cosa più saggia e giusta la pensano così le Op e il Consorzio di Tutela qui designate.
Giorno 24 Settembre a legarsi alla Cittadella Regionale non ci sarà la APOCC, nè CEREALLATTE, nè tanto meno il Consorzio del pecorino Crotonese Dop, sperando che gli allevatori e gli agricoltori autonomi di buon senso possano unirsi al loro coro di richieste e di dialogo instaurato con l’Assessore Gallo, che da sempre ha offerto la propria grande disponibilità al dialogo e all’ascolto.