“Una conferenza e con visita guidata”, questa la promessa fatta dal soprintendente Roberto Spadea- affidata in una lettera all’esperto di cucina archeologica Salvatotre Murano, che ha letto durante la presentazione dei due neo direttori, per far conoscere l’unicità dei reperti presenti all’interno del museo unico nel suo genere, solo a Myconos in Grecia- ha detto- si possono ritrovare”. Il sindaco di Cirò Mario Sculco e l’amministrazione comunale, nella giornata di sabato hanno presentato i nuovi Direttori artistici del Museo Archeologico e, del Museo del vino e della Civiltà Contadina. “Dobbiamo far decollare il museo archeologico, inserire Cirò in una rete turistica nazionale, affinchè tutti possono ammirare, il ricco corredo archeologico dell’antica Chone- ha detto l’esperto Salvatore Murano- il quale ha letto una lettera inviata dal soprintendente Roberto Spadea assente per motivi di salute, il quale ricordava che gli oggetti presenti all’interno del museo sono cosi rari che si possono ammirare solo a Mykonos in Grecia, a testimoniare la presenza degli antichi popoli greci dei Choni che -ha detto Murano- vivevano assieme ai popoli indigeni autoctoni del posto, i quali lavoravano e si scambiavano tradizioni e cultura fondendosi in un unico popolo, le cui tradizioni delle loro gesta di generosità, sono ancora evidenti nel popolo cirotano. Murano ha ringraziato anche il Presidente onorario dei Musei Francesco Vizza grande interlocutore internazionale sulla figura di Luigi Lilio e Giano Lacinio, ed ha invitato l’amministrazione a riprendere contatti con il professore Genovese che ha studiato il territorio per un ulteriore arricchimento culturale futuro per il museo”. “Quando è stato costituito il museo archeologico nel 2008- ha detto il neo direttore artistico Francesco Florielli- siamo partiti con tanto entusiasmo ma negli anni poi questo entusiasmo è andato sempre più a diminuire- vanno attivati percorsi turistici in rete non solo nazionali ma anche internazionali visto la rarità degli oggetti che costituiscono il museo di Cirò che rappresenta l’antica Chone; inoltre il soprintendente regionale ci ha promesso che prossimamente tutti i reperti custoditi nei magazzini del museo di Crotone provenienti da Cirò ci saranno riconsegnati per arricchire ancora di più il nostro museo archeologico”. “Sono anni che collaboro con le amministrazioni affinchè il museo della civiltà contadina, sia sempre più arredata di oggetti antichi- Non è stato facile reperire negli anni oggetti appartenuti ai nostri nonni e bisnonni- reperti che molto spesso venivano buttati perché ormai vecchi e non più in uso- riferiste invece l’altro direttore artistico del museo del vino e della civiltà contadina Giuseppe De Fine, la mia in tutti questi anni è stata una vera ricerca antropologica; solo la caparbietà e la continua ricerca di questi preziosi oggetti appartenuti al passato, presso antiche stalle, case abbandonate, ma anche presso discariche a cielo aperto, ha fatto si che molti oggetti oggi venissero custoditi nel museo, a testimoniare un periodo importante che, rappresenta le nostre radici e tradizioni. Un certosino lavoro è stato fatto negli anni- prosegue il neo direttore artistico- dalla stesura di etichette in cui si poteva leggere sia il nome dialettale che quello in italiano. Attorno ai nomi dialettali a volte si percepiva la sua denominazione originale: dalla dominazione spagnola, a quella Greca, a quella Turca, in base al periodo di uso che se ne faceva, o da quale popolo veniva usato. Spero che in futuro- conclude De Fine- lo spazio dedicato a questo museo sia più ampio e che i musei siano inseriti in una rete nazionale e regionale”. Entusiasta il sindaco ha accolto tutte le proposte della serata ed ha aggiunto anche che a Giugno partirà anche l’Enoteca Regionale, inoltre ha ringraziato il Direttore Onorario del Museo professore Francesco Vizza, per il lavoro di ricerca e di promozione continua che fa su Luigi Lilio e Giano Lacinio, e conferito al Soprintendente Roberto Spadea una targa per il grande lavoro fatto a Cirò . La serata si è conclusa con un ricco buffet di prodotti tipici offerti dalla Pro-Loco di Cirò, presieduto dall’avvocato Niki De Franco.