La Polizia di Stato – DIGOS – della Questura di Crotone, a seguito di una complessa attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Crotone in relazione ad alcuni illeciti connessi all’indebito ricevimento di rimborsi da parte dell’Asp di Crotone a favore della clinica Villa Giose, ha notificato avvisi di conclusione delle indagini alle seguenti persone: U. G., 64 anni, chirurgo, titolare dell’impresa “Villa Giose S.r.l.; indagato per i reati di cui agli articoli 640, 479, 476, 317, 416 e 81 c.p.; U. A., 62 anni, chirurgo, socio- rappresentante dell’impresa “Villa Giose S.r.l; indagato per i reati di cui agli articoli 640, 479, 476, 317,416 e 81 c.p.; U. A., 59 anni, chirurgo, socio della dell’impresa “Villa Giose S.r.l, indagata per i reati di cui agli articoli 640, 479, 476, 317,416 e 81 c.p.; C. U., 56 anni, commercialista; indagato per l’art. 640/2, 110, 61/7 c.p.; M. G., 53 anni, consulente finanziario; per i reati di cui agli articoli 56,61/7,640/2 e 110 c.p; S. G., 43 anni, impiegato Italgas; indagato per i reati di cui agli articoli 56, 61/7,640/2 e 110 c.p.; A. M., 46 anni, impiegato Assicurativo Ina –Assitalia; indagato per i reati di cui agli articoli 56, 61/7, 640/2 e 110 c.p.; P. S., 70 anni, residente in Montecatini Terme (PT) in via Montecolle nr.26/A; consulente finanziario, indagato per i reati di cui agli articoli 56,61/7,640/2 e 110 c.p.; S. V., 39 anni; consulente finanziario, indagato per il reato di cui all’art. 356, 56 e 629 c.p.; A. R.,44 anni, indagata per il reato di cui all’art. 378 c.p..
I suddetti risultano indagati per i reati di seguito specificati: I fratelli U. G., U. A. e U. A. per i reati di truffa aggravata, falsità ideologica, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, concussione ( art.li 640, 479, 476, 317 e 81 c.p.). Le indagini, iniziate nel 2008 hanno permesso di acclarare che due dei co-rappresentanti legali (U. G. e U.A.), nonché uno dei soci della suddetta clinica (U. A.), attraverso una serie di artifizi e raggiri , nel periodo 2008-2009, avevano ricevuto dall’Asp di Crotone, presso la quale la stessa clinica era accreditata, rimborsi e liquidazioni relativi a numerose prestazioni sanitarie in realtà mai effettuate. Il modus operandi attuato dagli indagati prevedeva la presentazione all’Asp di Crotone di documenti attinenti l’esistenza di patologie in capo ai pazienti ( come mastopatie fibrocistiche ed altre forme di malattie del seno; patologie di carattere ortopedico; malattie legate al sovrappeso ecc) curati all’interno della clinica in modo tale da ricevere dalla stessa azienda sanitaria lauti rimborsi, anche se le malattie effettivamente sussistenti erano meno gravi e, perciò, non suscettibili di rimborso. Inoltre, i suddetti amministratori, prima che si procedesse agli interventi chirurgici, inducevano i pazienti a riferire ai propri medici l’esistenza delle false malattie al fine di ottenere la prescrizione medica, necessaria poi per effettuare l’intervento e chiedere il rimborso.
È emerso, infine, che gli stessi amministratori, in taluni casi, approfittando dello stato di soggezione dei pazienti, costringevano a sostenere il costo dell’intervento nonostante la clinica avesse beneficiato del rimborso dell’ASP di Crotone. A. R., per il reato di favoreggiamento (art. 378 cp.p), in quanto, come segretaria dello studio medico di U. A., in diverse occasioni, aveva contattato alcuni pazienti della clinica, precedentemente sottoposti agli interventi sopra descritti, promettendo loro di restituire le somme di denaro indebitamente percepite a patto di rendere false dichiarazioni, permettendo così agli indagati di eludere le investigazioni, che nel frattempo erano state avviate dalla Polizia Giudiziaria. S. V., per estorsione e millantato credito ( art.li 629, 56 e 346 c.p.) in quanto estorceva una somma di denaro pari ad euro 12.000 a G. U., titolare della clinica “ Villa Giose”, nonché persona in grave difficoltà economica, lasciandogli intendere che, senza il suo intervento presso la Regione Calabria (nell’occorso millantava indebitamente credito presso il Presidente della Regione Calabria dell’epoca), sarebbero state revocate le convenzioni stipulate tra la società di cui era titolare e l’ASP di Crotone, paventandogli un aggravamento del dissesto finanzio in cui versava la clinica. S. G., impiegato Italgas; U. G., chirurgo, titolare dell’impresa “Villa Giose S.r.l; C. U., commercialista; U. A., per i reati di truffa in concorso (art.li 110,640/2 e 61/7 c.p.).
Dalle indagini, infatti, risulta che i suddetti, mediante artifici e raggiri, hanno simulato la vendita della predetta clinica a S. R. e figli, ( S. A. e S. R. ), inducendoli in errore nell’acquisito della quota di maggioranza della società Villa Giose Hospital Finance, società che in realtà non deteneva alcuna quota della clinica Villa Giose Srl. M. G.,; consulente finanziario; S. G., , impiegato Italgas; A. M., impiegato Assicurativo Ina –Assitalia; P. S., consulente finanziario, per i reati di cui agli art. 56 e 640 c.p., tentata truffa aggravata. Parimenti, le attività investigative hanno acclarato che l’ U. G., nel tentativo invano di risanare le finanze della società Villa Giose, veniva circuito da una organizzazione dedita alle truffe. Si è acclarato, infatti che i suddetti, in concorso tra loro, hanno tentato di consegnare a G. U. false polizze dell’Istituto INA-Assitalia al fine di creare una linea di credito bancaria presso una non meglio specificata filiale della BNL di Milano .