Come ogni anno, anche quest’anno il 4 novembre è stato celebrato davanti la Stele dedicata ai caduti della grande Guerra, in Piazza Diaz. Una celebrazione che ha sottolineato con forza, come ha detto nel suo intervento di saluto introduttivo il Sindaco, Sergio Ferrari, “che la guerra è sempre una sconfitta”, riprendendo e condividendo pienamente il pensiero di Papa Francesco. Una ricorrenza che oggi, nel pieno di fermenti bellici che stanno mietendo migliaia di vittime, bambini, giovani, anziani e famiglie intere, dovrebbe riscoprire al contrario il valore della pace, della tolleranza, della condivisione. Una cerimonia durante la quale, il Sindaco, Sergio Ferrari, ha voluto ringraziare le Autorità Militari, Civili e Religiose presenti, ma anche un grazie alle Istituzioni scolastiche, le Associazioni, agli intervenuti e,soprattutto, un caloroso grazie ai molti bambini delle varie scuole statali e paritarie intervenute che, come ha sempre affermato il Sindaco, “rappresentano e saranno il futuro della memoria”. Una memoria rivolta a tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi, per gli uomini e donne di allora e quelli di oggi, impegnati non più nei campi di battaglia ma, come avviene oggi, a salvare immigrati sulle carrette del mare, a difendere la libertà negata di altri fuori dal nostro territorio, a dare il proprio sostegno e sentimento di solidarietà. “Un ruolo che oggi è cambiato – – ma che ribadisce i valori di libertà, democrazia, senso di Patria in tutti i luoghi dove i nostri militari sono chiamati in missione di pace. E con essi il principio di solidarietà, come dimostra il loro intervento nelle zone colpite dal sisma e il senso di un’unità nazionale che, partendo dalle culture diverse dell’Italia, proprio attraverso le forze armate si sta rafforzando. In questo triste momento nel quale la sola parola guerra fa paura, “ Il modo migliore per onorarne la giornata è quello di dire no alla guerra, auspicando con tutte le nostre forze la via del dialogo, rinnovando un appello corale ai potenti della Terra ed innalzando una preghiera a Dio affinché nel mondo prevalgano sentimenti di pace e si ponga fine a conflitti drammaticamente inutili, capaci solo di tragiche distruzioni,”riprendendo la parole dello stesso Sindaco. La cerimonia, preceduta dall’intonazione dall’inno d’Italia, cantato da tutti i bambini, dal lancio di palloncini, ha preceduto l’avvio in corteo presso l’area portuale per il tradizionale lancio di una corona di fiori, per poi una nutrita delegazione con il Sindaco e le autorità militari, proseguire per un doveroso salutodavanti la Stele posta nella villa comunale su Via Roma e, infine, nell’area cimiteriale.