Querelle tra il sindaco Mario Sculco, l’ex vice sindaco Giovanna Stasi ed ex Sindaco Francesco Paletta, in riferimento al pagamento delle lampade votive. Non c’è pace nemmeno al cimitero, per Sculco solo bugie:” agli atti del Comune, non risulta alcuna delibera di giunta o di consiglio con cui l’amministrazione Paletta decideva di esonerare i cittadini dal pagamento di questo canone”- è quanto si legge in una nota del primo cittadino. Il servizio di illuminazione cimiteriale- scrive il sindaco- è un servizio locale erogato dal Comune che mette a disposizione, a chi ne fa domanda, un punto luce sulle lapidi dei propri defunti; Tale servizio-prosegue- è stato gestito, per 10 anni (dal 2008 al 2018), dalla società ILVC che è risultata aggiudicataria dell’appalto. Al termine di questo contratto, l’amministrazione che ci ha preceduto ovvero l’amministrazione Paletta ha deciso di optare per una gestione interna del servizio di illuminazione cimiteriale. Infatti, sottolinea Sculco- l’ex primo cittadino chiedeva, a mezzo pec alla società ILVC, la consegna dei ruoli delle lampade votive del cimitero Comunale al fine di riscuotere dai cittadini quanto dovuto per questo servizio. Ma soprattutto Tuona Sculco- “agli atti del Comune, non risulta alcuna delibera di giunta o di consiglio con cui l’amministrazione Paletta decideva di esonerare i cittadini dal pagamento di questo canone. Il racconto che si continua a fare che l’installazione dei pannelli fotovoltaici avrebbe evitato il pagamento del canone delle lampade votive non ha alcun fondamento perché l’installazione di questi pannelli non abolisce automaticamente il canone”. Se quest’era l’intenzione dell’amministrazione precedente, tale scelta precisa Mario Sculco-“avrebbe dovuto essere deliberata, invece così non è stato perché, effettivamente, non si può abolire questo canone senza creare un danno erariale all’ente. Senza considerare che questa intenzione di esonerare i cirotani dal pagamento del canone non vi era affatto poiché vi sono delle richieste da parte dell’ex sindaco Paletta che non sono in linea con questo narrazione dei fatti”. Il lavoro di ricognizione, attualmente in corso, precisa il sindaco- ha come fine quello di rilevare i soggetti titolari di contratto e notificare il relativo canone per l’illuminazione cimiteriale per evitare la prescrizione cinquennale del credito e il danno erariale che ne deriverebbe. Logicamente, da queste favole che l’opposizione continua a raccontare, noi siamo descritti come i “cattivi” che fanno pagare e loro come i “buoni” che, in maniera del tutto arbitraria, avevano deciso, per cinque anni, di non riscuotere il canone ma solo a parole perchè, nei fatti, si erano attivati per farlo. “La precedente amministrazione continua a raccontare bugie ai cirotani, conclude il sindaco Mario Sculco- offendendo la loro intelligenza e dimostrando ancora una volta come l’amministrazione Paletta sia priva di onestà intellettuale”.