Dopo una lunga e proficua carriera , svolgendo diverse funzioni nel suo Comune di nascita, Giuseppe Fuscaldo, con una cerimonia che ha coinvolto tutto il personale amministrativo e non dell’Ente, con in testa lo stesso Sindaco Sergio Ferrari e tutto il consiglio Comunale ha salutato tutti con un discorso che ha evidenziato tutta l’emozione per questo primo traguardo lavorativo che lo ha visto nel corso di 37 anni, attraversare momenti belli e meno belli, affiancando tutte le amministrazioni che si sono succedute, ricoprendo diversi ruoli. con impegno, serietà e disponibilità. Il saluto di commiato si è svolto nel salone del Consiglio Comunale nella giornata di ieri, giovedì 28. Giuseppe Fuscaldo, ha così voluto salutare tutti i colleghi, amici. Iniziato il suo cammino come agente di Polizia Municipale nel lontano 1987, dopo alcuni anni ha cominciato a ricoprire diversi ruoli amministrativi, come addetto alla segreteria affari generali, per poi fare una breve parentesi all’Ufficio Anagrafe e quindi ricoprire ancora il ruolo chedal 2011 è stato quello di Funzionario responsabile dell’Area Affari Generali. Una carriera costellata, come dicevamo, da momenti ricchi di soddisfazioni, ma anche difficili per la vita amministrativa dell’Ente, sempre affrontati con impegno e un pizzico di ironia che non gli è sempre mancata. Tanti riconoscimenti al suo lavoro, umano e professionale che è trasparso dall’intervento del Sindaco, Sergio Ferrari che ne ha sottolineato la dedizione e la serietà, ma anche quello dei colleghi che, come si è ascoltato in uno dei tanti interventi si è rivolto a Giuseppe dicendo ” collaborazione e disponibilità con i colleghi con i quali ha sempre avuto un eloquio diretto, a volte eccessivo e colorato ma sempre vero, intessuto di grande ironia…autorevole sul lavoro ma mai autoritario”. Và anche riportato uno stralcio del lungo intervento dello stesso Giuseppe Fuscaldo che in apertura del suo intervento ha detto: “Il pensionamento segna un passaggio fondamentale, un cambiamento radicale di vita e genera incertezze e progetti, timori e speranze… Chiudo questa pagina della mia vita lavorativa con una certa nostalgia, ma sereno per avere dedicato a questo Ente, il meglio di me stesso, senza arrendermi alle tante difficoltà che pur non sono mancate. Di questo Ente, del “mio” Comune, serberò sempre vivo e affettuoso il ricordo”. Poi, il via alla festa con brindisi, consegna doni, qualche lacrima.