La quarta edizione della Sagra dei Piselli di Amendolara può essere considerata già una scommessa vinta. Per la tenacia e caparbietà dei promotori ed organizzatori, il vivace sodalizio Terra E Sapori. Ma è un importante traguardo raggiunto anche e soprattutto per il lavoro di squadra messo in piedi in questi anni, in stretta sinergia con le istituzioni e con tutto il territorio. L’ambizione, adesso, è quella di passare progressivamente dal senso di appartenenza e di orgoglio identitario sottesi a questa felice iniziativa alla capacità di stimolare un’evoluzione complessiva dell’attenzione sociale, istituzionale ed imprenditoriale alle potenzialità del pisello di Amendolara e dell’alto ionio, tra i fattori distintivi e propulsivi di uno sviluppo diverso dal passato: sostenibile e durevole. È intriso di ottimismo, di fiducia e di rinnovata consapevolezza nella possibilità di riscatto e crescita del territorio il messaggio emerso, condiviso e lanciato ieri in occasione dell’articolata e partecipata conferenza stampa di presentazione ufficiale della 4° Edizione della Sagra dei Piselli, ospitata dal Gal Alto Ionio Federico II, ad Amendolara Marina. Moderato e stimolato da Vincenzo La Camera, l’appuntamento ha visto alternarsi diversi: dal mondo dell’associazionismo e quello delle categorie produttive, dai rappresentanti istituzionali e delle professioni. L’esigenza sostenuta a più voci è stata quella di individuare concrete iniziative di sostegno ai produttori di piselli, per ritornare ai numeri del passato e costruire, su nuove basi, occasioni di mercato e commercializzazione nuove e diverse tra loro. In questo percorso, che è certamente culturale e di riappropriazione delle proprie radici ma che prevede anche strategie di marketing territoriale, il ruolo degli operatori della ristorazione tipica e del food in generale può diventare una sollecitazione diffusa, dal basso e, quindi, un moltiplicatore importante, utile per le stesse istituzioni. È in questo quadro di finalità condivise che si è innestata la presentazione della sagra che – ha precisato Teofilo Blefari di Terra e Sapori – vuole essere un momento di festa territoriale ma anche di indirizzo verso il futuro.
Un’emozione – ha aggiunto il Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli – ma anche un progetto lungimirante; la sintesi di uno sforzo associativo sostenuto dalle istituzioni ma anche il punto di partenza per una nuova stagione di investimenti sull’identità, sul terroir e sulle eccellenze di cui i piselli sono parte. Guardando – ha ribadito – al Consorzio ed al Presidio Slow Food. Senza però dimenticare – ha chiosato Francesco Durso, vicepresidente del Gal Alto Ionio Federico II – la necessità di ascoltare di più e meglio quanti i produttori di questi particolari e rari piselli, senza i quali – ha scandito –rischia di diventare superfluo parlare di ogni altro progetto. – Ad Amendolara e ma nell’alto ionio – ha poi spiegato Blefari – la coltivazione dei piselli, introdotta negli anni ’20, ebbe il boom negli anni ’50 e ’60. Si contavano, allora, oltre 300 ettari! Era diventata una miniera per produttori e lavoratori. Negli anni successivi, purtroppo la tradizione è andata scemandosi. L’idea della sagra nasce proprio dall’esigenza di rompere questo isolamento e, quindi, di ripartire. Dalla prima edizione – ha concluso – abbiamo saputo acquisire credibilità in tutto il territorio, grazie soprattutto al sostegno dei volontari, del Comune, del Gal, delle banche, delle associazioni e delle scuole. Oggi, insieme, guardiamo oltre. L’appuntamento è fissato per sabato 13 alle ore 17. Parteciperanno attivamente le scuole cittadine del territorio: dall’Istituto Comprensivo di Amendolara agli istituti alberghieri di Trebisacce e Castrovillari. Si partirà con l’esposizione delle ricette dei ragazzi delle scuole medie. Seguirà la gara gastronomica delle scuole superiori. Alle 18 si apriranno ufficialmente gli stand gastronomici accompagnati da musica identitaria. L’istituto Comprensivo, in particolare, presenterà alcune ricerche sull’alimentazione. Mentre gli alberghieri, prepareranno diversi piatti in piazza. In piazza Giovanni XXIII, dove sono allestiti gli stand coordinati dal comitato, offriranno seppie con piselli, spezzatino di vitello con piselli e altri 2 piatti freddi, i “vucculari con fave” (guanciale) e “pecorino fresco con piselli”. La giornata si chiuderà con l’estrazione dei biglietti in vendita in questi giorni nel Paese.