CRUCOLI – La Sagra della Sardella uguale a gastronomia, musica, tradizioni, cultura, arte, turismo. Oltre a tutto questo è sicuramente l’evento più atteso e più famoso anche oltre i confini regionali per un piccolissimo borgo collinare come Crucoli (ad oggi poco più di 400 abitanti, sui 2900 registrati all’anagrafe dei residenti) che nel post covid sta cercando pian piano di tornare ad essere meta gradita per i turisti nella torrida stagione estiva, oltre che motivo di piacevole rientro per i suoi tantissimi figli trapiantati al nord o all’estero da decenni di emigrazione.
E superato nel 2022 il ragguardevole traguardo del mezzo secolo di vita, la cinquantunesima edizione della Sagra della Sardella crucolese andata in scena il 13 e 14 agosto ha rispettato le più rosee previsioni, riempiendo il centro storico e Piazza Di Bartolo con migliaia di visitatori giunti da tutta la provincia crotonese e dal vicino circondario del cosentino, oltre a villeggianti, turisti e residenti della vicina Torretta.
Un ben articolato mix tra degustazioni a base di sardella (presa d’assalto fin dalla prima serata la distribuzione della pasta con sardella), panini con carne e wurstel, taglieri a base di formaggi e salumi, rosticceria, latticini, dolci tradizionali, gelato artigianale e frutta di stagione, sul quale, a dire il vero, qualcuno ha storto il naso (“troppe varianti in tema di degustazioni”, la frase più ricorrente), ma alla fine certe scelte, impopolari o meno, quando pagano diventano inopinabili, o perlomeno ragionevolmente apprezzabili.
Due serate, dicevamo, ricche da ogni punto di vista, tra presenze e varietà di offerta gastronomica e culturale, durante le quali il Comune ha messo a disposizione un apposito servizio navetta con due corse di andata (partenza dal piazzale stazione di Torretta) e due di ritorno (partenza da Crucoli).
L’organizzazione, che richiede diverse settimane di preparazione, è stata a cura del Comune di Crucoli, in partenariato con l’Associazione CULT ed in collaborazione con la Pro Loco Crucoli, le associazioni Tutti per Crucoli, Donne di Crucoli, Noi per Crucoli, Anteas Madonna di Manipuglia, Gruppo Papa Wojtyla, il Circolo Culturale Mediterraneo ed il Circolo Astrofili “Luigi Lilio”.
Come da programma, le due serate di Sagra si sono aperte con l’inizio delle degustazioni di prodotti e pietanze tipiche a base della piccante crema crucolese (pasta alla sardella, panino con uova strapazzate e sardella, la classica fetta di pane con sardella accompagnata da un assaggio di vino locale, ed altro ancora) nei vari stand allestiti dalle associazioni in campo, per poi offrire l’esposizione straordinaria delle “pacchiane”, l’abito tipico identitario di Crucoli antica, presso la Chiesa di S. Elia Profeta (ex Sala Don Bosco), a cura delle Donne di Crucoli, preceduta da un’apprezzata sfilata in piazza al suono della zampogna e di strumenti tradizionali calabresi suonati dalla Banda Pilusu Zazà.
Sul castello normanno, aperto per l’occasione, il Circolo Astrofili ha messo a disposizione dei visitatori i suoi telescopi per una interessante osservazione astronomica (e mai cielo fu così illuminato da stelle e pianeti), mentre il Circolo Mediterraneo ha proposto racconti e poemi in vernacolo.
E per gli appassionati d’arte non mancavano due mostre di artisti locali: la mostra d’arte contemporanea “Connessioni emozionali” della giovanissima Mariateresa Greco, in arte Deda, inaugurata l’8 agosto scorso, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed allestita nella Sala Consiliare del palazzo municipale.
E la personale di pittura di Francesco Splendido (in arte Michele Guerra) intitolata “Il cuore e la pietra” ed allestita nella sua sala d’arte permanente in via Colombo 7, proprio nei vicoletti più antichi del rione “portella”.
Poco dopo le 22,00 i concerti che hanno trascinato la piazza in balli scatenati al ritmo della pizzica salentina, con i bravissimi Mascari Mirì sul palco domenica sera, e la tarantella dell’attesissimo Ciccio Nucera il lunedì successivo.
L’edizione di quest’anno, patrocinata dall’Unione Europea (NexGeneration EU) e dal Ministero della Cultura, è stata finanziata grazie al Progetto “Viaggiare nel Borgo 2.0” accolto nell’ambito del PNRR per la presentazione di proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici.
“Abbiamo dedicato tempo, energie e risorse – ha detto nel suo intervento l’Assessore alla Programmazione Fondi Europei, Gianfranco Gagliardi – per far sì che il tutto fosse degno di quella che probabilmente è la sagra più antica della Calabria. Sicuramente non tutto è andato per come era stato immaginato. Il cambiamento è un processo lento che deve essere metabolizzato e negli a venire proveremo a dare un‘impronta diversa, nella speranza di apportare una crescita in termini culturali e turistici a quello che è l’evento principe della nostra estate.”
Gagliardi, anche attraverso un post sulla pagina ufficiale del Comune di Crucoli, a ha tenuto a ringraziare le associazioni che hanno contribuito con il loro supporto a “divulgare” il verbo della sardella: “Grazie a coloro che hanno fatto scoprire gli abiti ed i versi tipici della tradizione crucolese. Grazie alle associazioni che hanno stemperato la serata con il dolce gusto della frutta di stagione e del gelato artigianale. Grazie ai partner di progetto per averci consentito di ammirare nuovi suoni da un punto di osservazione diverso.”