Il Comune di Cirò chiede lo stato di calamità naturale per i danni causati dalla peronospora:” la prossima vendemmia- ha detto il primo cittadino Mario Sculco- è ormai compromessa irreparabilmente, non c’è vitigno che non sia stato colpito, l’agricoltura è parte fondamentale del DNA cirotano”. Ad annunciarlo appunto il sindaco Mario Sculco e l’assessore all’agricoltura Francesco De Fine, che già nei giorni scorsi, preoccupati per la grave crisi che sta interessando il comparto vitivinicolo futuro, avevano assicurato di avere ricevute risposte certe da parte della Regione Calabria, che sta valutando già un piano per i danni causati dalla Peronospora e dichiarare così lo stato di calamità. Per questo e per accelerare l’iter, la Giunta Comunale,-prosegue Sculco- ha deliberato la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni subiti dai raccolti ad opera della peronospora, che rischia di mettere in ginocchio i vitivinicoltori del territorio. Questa situazione sta allarmando i nostri agricoltori e quanti vivono la terra col sudore, impegno e sacrificio. Come amministratori locali, -prosegue Sculco- abbiamo l’obbligo di farci portavoce di questi problemi chiedendo risposte concrete. Anche nei giorni scorsi durante un incontro tenutosi nella limitrofa Cirò Marina sul dibattito dei cinghiali, altro problema che affliggono i viticoltori cirotani, era intervenuto in proposito Giacomo Giovinazzo Dirigente del Dipartimento regionale all’Agricoltura che aveva annunciato che la Regione era pronta a dichiarare lo stato di calamità per i danni che la Peronospora sta causando ai vigneti col rischio che quest’anno, nei vigneti colpiti, verrà saltata la vendemmia. E ancora scrive in una nota il sindaco:” C’è il rischio concreto che i raccolti siano compromessi tanto da portare alla diminuzione dell’uva o alla mancata produzione; Questa situazione sta allarmando i nostri agricoltori e quanti vivono la terra col sudore, impegno e sacrificio. Abbiamo chiesto che siano previsti aiuti, agevolazioni e indennizzi per gli eventuali danneggiamenti provocati da questa subdola malattia delle piante perché gli attacchi della peronospora possono seriamente compromettere le colture- ha concluso il primo cittadino.