“Un Momento importante per la comunità cirotana la messa a dimora di un albero di ulivo simbolo di pace di fratellanza e di amicizia per ricordare la grande figura di Massimo Papaianni cofondatore dell’associazione “Le Quattro Porte” presieduto da Pierluigi Murgi, in ricorrenza dei venti anni dalla nascita dell’associazione e a dieci anni dalla prematura scomparsa di Papaianni- ha detto nella presentazione della serata il socio Cataldo Scarola, il quale ha ringraziato l’amministrazione comunale per la disponibilità e per aver accolto e dato forma a questo nostro omaggio. E ancora- prosegue Scarola-“ lo vogliamo ricordare mettendo a dimora proprio un ulivo simbolo indiscusso della Pasquetta Cirotano “Un c’è pacia nta l’olivi”, evento ideato venti anni fa proprio da lui insieme ai suoi amici; La vicinanza dei suoi familiari come sempre per noi è fondamentale,-conclude Scarola- li ringraziamo per essere stati anche oggi al nostro fianco e aver ricordato Massimo ancora una volta insieme. Ringraziamo l’associazione Giovanni Paolo II, l’associazione Euterpe e l’associazione Vivavisione per aver presenziato con noi alla celebrazione”. “Socio fondatore dell’Associazione “Le Quattro Porte”, Costruttore del ricco patrimonio dei valori sociali che donò alla città di Cirò idee e allegria”- queste le parole impresse sulla targa che accompagna su Piazza Mavilia l’ulivo piantumato in memoria del nostro socio-amico Massimo, ha detto nel suo intervento la socia Rosanna Potestio. “Davvero una bella iniziativa -ha detto il sindaco Mario Sculco intervenuto con il vice sindaco Fortunato Strumbo, l’assessore Salvatore Giardino, e il presidente del consiglio Grisafi, Massimo è stato un mio grande amico, una persona splendida di quelli che non si dimenticano mai, sempre presente a tutte le attività, non si tirava mai indietro, lui era tutto, operaio, regista, tecnico, pittore, artista , sempre presente a Cirò con le sue molteplici attività, una persona valida che univa tutte le associazioni”. E’ intervenuto il parroco don Matteo Giacobbe che ha benedetto l’ulivo piantumato in piazza onore di Papaianni: “Massimo ha detto il parroco- è quel cuore che non ha mai smesso di battere, non c’è evento che non venga nominato, sapeva lavorare senza apparire, una persona dal cuore puro, ricco di valori ed ideali”.