Poche settimane fa, a seguito della nostra iniziativa tenutasi a Roma presso la Camera dei Deputati, alla quale avevano partecipato parlamentari calabresi di maggioranza e opposizione, avevamo rilanciato sulla necessità di intervenire sulla questione tirocinanti sfruttando la possibilità di presentare precisi emendamenti nelle commissioni parlamentari in vista del DL Pubblica Amministrazione che passerà poi alle camere per la conversione in legge.
Una opportunità politica di fondamentale importanza.
A Montecitorio avevamo anche registrato la disponibilità della deputazione calabrese a lavorare in questa direzione, puntando a portare a casa non le solite misure tampone ma la definitiva contrattualizzazione dei circa 4mila tirocinanti TIS.
Intanto la mobilitazione incessante della USB, in ogni angolo della Calabria, è proseguita e va avanti anche in questi giorni, consapevoli della presenza delle condizioni politiche affinché i tirocinanti possano riconquistare la propria dignità di lavoratori e lavoratrici a tutti gli effetti, chiudendo definitivamente la stagione della precarietà e dei ricatti.
Anche al Presidente della Regione Occhiuto e al Senatore Mangialavori, nel corso di un incontro avuto pochi giorni fa, abbiamo ribadito la necessità di giungere alla chiusura positiva della vertenza, invitandoli a dare seguito pratico ai buoni propositi finora rimasti inevasi per quanto riguarda la platea dei TIS.
Oggi più che mai la contrattualizzazione dei tirocinanti è una questione di volontà politica dei partiti presenti in parlamento, non ci sono alibi.
Le prossime ore saranno decisive per la presentazione di emendamenti atti a superare lo stato di invisibilità di migliaia di tirocinanti. Si è davanti ad un bivio, o dalla parte dei calabresi o dalla parte dello sfruttamento e del lavoro nero.