Emergenza rifiuti, prevedere una differenza di costo relativamente al conferimento del sacco nero in discarica tra i comuni che hanno avviato e che fanno la differenziata e quelli che, ad oggi, risultano all’anno zero. La tariffa sia cioè inversamente proporzionale: meno si differenzia, più si paga per il conferimento dell’indifferenziata. Per giustizia! È quanto hanno ribadito e motivato al Presidente della Provincia Mario Oliverio i sindaci di Acquaformosa, Verbicaro, San Nicola Arcella, Marzi e Saracena intervenendo a conclusione dell’incontro ad hoc sull’emergenza rifiuti che sta investendo tutto il territorio provinciale e regionale, svoltasi a Cosenza sabato scorso alla presenza dei sindaci e dell’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano. A darne notizia è il Primo Cittadino Mario Albino Gagliardi, che dà anche conto di una auto-convocazione in Provincia, da parte degli stessi sindaci, per il prossimo mercoledì 27 marzo. Non vogliamo – dice Gagliardi – che si aggiunga, solo per noi, la beffa al danno che tutti stanno subendo in questi mesi a causa di un’emergenza rifiuti lasciata esplodere per responsabilità condivise a tutti i livelli, dall’alto al basso, sindaci inclusi. I comuni più penalizzati da questo stallo decisionale e reiterato sono paradossalmente quelli più virtuosi; quelli cioè che non sono stati a guardare, né si sono limitati a prendere parte a simposi e proteste sul da farsi; quelli cioè, e ve ne sono nella provincia, che in questi anni hanno saputo mettere in atto, autonomamente e senza aspettare soluzioni dall’alto, vie alternative. Puntando sulla differenziata. Se alcuni di noi ci sono riusciti, vuol dire che non era affatto una missione impossibile avviarsi su questa strada, come invece oggi qualcuno continua a ripetere, facendo scivolare colpe su altri. Il sistema, malato, era tale per tutti.
Ma dal sistema, si poteva e si doveva uscire. Chi non l’ha fatto ieri, oggi è spesso il primo a rivendicare soluzioni da altri, per uscire da una crisi che, di fatto, si è però contribuito a creare, quanto meno ad aggravare. Noi comuni avanti sulla differenziata, con il problema doppio della frazione umida, non possiamo quindi essere trattati alla stregua di chi la differenziata non l’ha mai voluta avviare. Ecco perché riteniamo che la tariffa per il conferimento del sacco nero in discarica, per giustizia, debba essere proporzionalmente diversa a seconda se si differenzia o meno. I comuni devono pagare diversamente, in base al tasso di indifferenziata conferito. A Cosenza – continiua Gagliardi – abbiamo ribadito anche un concetto già ampiamente spiegato ma che pare non voglia essere pregiudizialmente digerito in certi ambienti. Smentendo categoricamente di aver mai chiesto scusa a chicchessia per aver cambiato opinione in merito alla questione aperta della discarica di Scala Coeli, colgo l’occasione per precisare ulteriormente un ragionamento che resta trasparente se non si è in mala fede. L’obiettivo zero rifiuti, che condivido e che porto avanti nei fatti, è a lungo termine. Nell’emergenza attuale, servono, così come ha ripetuto lo stesso Presidente Oliverio, impianti e discariche in una provincia grande come quella di Cosenza, rimastane priva per irresponsabile gap di programmazione passata. Nelle more del raggiungimento di quell’obiettivo, attraverso l’obbligatorietà della differenziata, servono le discariche; inclusa, se autorizzata e se non vi sono altri ostacoli sui quali non ho competenza ad intervenire, anche quella realizzata nel territorio di Scala Coeli. Non avevo e non ho alcun motivo per scusarmi con nessuno su una considerazione che era e resta identica e che così ribadisco in ogni occasione. Chi sostiene che con la differenziata non servono le discariche non sa di cosa parla. Chi nega questa evidenza non fa altro che contribuire ad aggravare la situazione ed a creare le condizioni per ulteriori discariche.