“La morte per soffocamento di Patrizio, il piccolo napoletano, è una tragedia assurda, un dramma che si può evitare in un solo modo, lavorando in maniera capillare nella diffusione delle manovre di disostruzione pediatrica”. Lo afferma Giovanni Capocasale, del direttivo nazionale Simeup. “Una procedura, questa – spiega Capocasale – che permette immediatamente di salvare la vita del bambino in situazioni di questo genere. La Simeup da anni su tutto il territorio nazionale, con lezioni mirate e aperte a tutti, contribuisce a questo tipo di formazione. In Italia, ogni anno, circa 50 bambini muoiono per soffocamento da cibo, seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Già nei mesi scorsi, A Crotone e Catanzaro, la Simeup è sceso nelle piazze calabresi per insegnare alle mamme, ai papà, ai nonni, agli operatori scolastici formati questa tecnica salvavita, ma non basta. Serve fare di più. In ogni istituto scolastico in ogni impianto sportivo, in ogni luogo frequentato da bambini e ragazzi deve esserci qualcuno che sappia come fronteggiare emergenze di questo genere. Pochi semplici gesti possono salvare la vita di un bambino”.
Per fronteggiare quella che sta diventando una vera emergenza il Simeup nazionale e calabrese vogliono dare un contributo importante. Già nei giorni scorsi, i pediatri della Simeup si sono riuniti a Montecarlo per mettere a punto una strategia a riguardo e formare pediatri italiani e francesi. “Con un’ora di corso dedicato a genitori, nonni, babysitter e insegnanti – ha anticipato Stefania Zampogna, del direttivo nazionale Simeup , insegnerà il decalogo per la prevenzione e la gestione dell’emergenza-soffocamento”. E’ stata istituita la prima Rete Nazionale di esperti in formazione per le manovre salvavita, 100 istruttori pronti a tenere i corsi in tutta Italia. “Ci stiamo attivando anche perché i corsi siano da subito operativi anche nella nostra regione – ha concluso Anna Maria Sulla, presidente regionale Simeup – intendiamo collaborare con tutti, sanitari e laici per creare la Rete della Società Italiana di Medicina Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP), che ha predisposto le linee guida e ha redatto un percorso di accreditamento per i formatori, con affiancamenti e supervisioni. Vogliamo arrivare davvero a tutta la popolazione calabrese , ad esempio rivolgendoci a genitori non vedenti e non udenti o di bambini con disabilità, ma anche a genitori extracomunitari”.