Questa mattina, nella Chiesa dell’Immacolata di Crotone, l’Arcivescovo di Crotone e Santa Severina, S.E. Mons. Angelo Raffaele Panzetta ha celebrato una Santa Messa in occasione della ricorrenza di San Matteo, Apostolo ed evangelista, Patrono della Guardia di Finanza.
Alla presenza del Prefetto, S.E. Maria Carolina Ippolito, del Sindaco di Crotone, dott. Vincenzo Voce, del Presidente della Provincia di Crotone, dott. Sergio Ferrari, del Presidente del Tribunale di Crotone, dott.ssa Maria Vittoria Marchianò, del Procuratore Capo della Repubblica di Crotone, dott. Giuseppe Capoccia e delle altre Autorità civili e militari locali, di numerosi finanzieri in servizio e in congedo, l’Arcivescovo ha illustrato, durante l’omelia, la conversione di Matteo, “il pubblicano” esattore delle imposte che, rispondendo alla chiamata di Cristo, non ha esitato ad abbandonare tutto per seguirlo.
Al termine del rito, il Comandante Provinciale, Colonnello Luigi Smurra, ha sottolineato l’importanza del servizio svolto dal Corpo per il bene comune, a favore, da un lato, dei cittadini onesti e delle imprese che rispettano le regole della libera concorrenza e del mercato e, dall’altro, per stroncare con fermezza e determinazione ogni forma di illegalità. Ha, quindi, esortato tutti i Finanzieri ad adoperarsi per essere, con l’esempio ed il dialogo, strumento di conversione alla legalità ed al rispetto delle regole.
La vicenda umana di Matteo, detto anche Levi, è conosciuta grazie alla narrazione evangelica che sottolinea il passaggio dal banco delle imposte alla sequela di Gesù, il Maestro, che lo aveva chiamato dicendogli: “Vieni e seguimi”.
San Matteo è stato riconosciuto patrono del Corpo con un documento del 10 aprile 1934, a firma del cardinale Eugenio Pacelli (il futuro Papa Pio XII), in accoglimento dell’istanza avanzata dal Comandante Generale e sostenuta dall’Ordinario Militare del tempo.