Un nuovo sequestro del cosiddetto “bianchetto” è stato effettuato nella tarda mattinata di ieri da militari della Capitaneria di porto di Crotone sul litorale di Strongoli. Tale attività è la risultante dell’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio predisposti dalla Capitaneria di porto di Crotone per prevenire e contrastare tale forma di pesca illecita, tipica di questo periodo dell’anno, e che fa seguito ad una precedente operazione di pochi giorni fa che aveva condotto al sequestro di oltre 25 chilogrammi di novellame e due attrezzi da pesca illeciti. Nel corso di tale nuova operazione sono stati sequestrati circa 20 chilogrammi di novellame, stipati in quattro cassette di polistirolo. I militari, dopo aver richiesto alla competente Autorità Giudiziaria l’ autorizzazione all’eventuale devoluzione in beneficenza del prodotto ittico sequestrato, hanno richiesto l’intervento del personale dell’ “ASP NR. 5 di Crotone – Servizio Veterinario – AREA B – Igiene degli alimenti di Origine animale” che ne ha certificato la destinabilità al consumo umano.
Il prodotto ittico è stato pertanto devoluto in beneficenza ad un istituto caritatevole della città di Crotone. E’ utile evidenziare che tale tipo di pesca, poco selettiva e finalizzata alla cattura di esemplari ancora allo stadio giovanile, produce conseguenze negative sul ripopolamento ittico dei mari e risulta, all’attualità, completamente vietata dalla vigente normativa che sanziona non soltanto la cattura ma anche il semplice trasporto e la detenzione del “bianchetto”. L’acquisto da parte dei consumatori del cosiddetto “bianchetto”, pertanto, è penalmente perseguibile essendo vietata per legge anche la semplice detenzione.