Vigilia di ferragosto da incubo per una giovane ucraina e la loro bambina di una decina di anni, giunti a Torretta con l’entusiasmo di poter trascorrere tre giorni, appunto tra il 14 ed il 16 agosto, in un appartamento prenotato a prezzo “particolarmente straordinario” (90 euro) attraverso un noto sito utilizzato in tutto il mondo per viaggi e vacanze.
I tre, giunti addirittura in treno alla stazione di Crucoli (non osiamo immaginare la durata e gli scambi che hanno dovuto affrontare nel lungo tragitto su rotaia) a tarda sera si incamminavano verso l’indirizzo indicato nella prenotazione, che (stando anche alle foto scaricate sul loro cellulare) li conducevano sul lato nord del Lungomare Kennedy.
Ma qui, l’amara sorpresa, nel cercare di mettersi in contatto telefonicamente con il proprietario dell’appartamento non ricevevano nessuna risposta, tantomeno risultava esatto il numero civico dell’abitazione.
Dopo vari e vari tentativi, consapevoli ormai che si trattava di una truffa, iniziavano a chiedere a persone incontrate sul lungomare l’eventualità di una soluzione alternativa per potere almeno trascorrere la notte dentro quattro mura.
Incontravano anche il consigliere comunale Luigi Aiello che si adoperava anche lui, ma senza fortuna, per cercare una sistemazione di fortuna ai tre, ormai stremati dal caldo e dal lungo viaggio e portatisi dentro la villa comunale “Laudano” per riposarsi e purtroppo rassegnati trascorrere la notte su una panchina.
Ma della questione era stato informato anche il Sindaco Cataldo Librandi che poco prima dell’una, di rientro da Crucoli dove si era svolta la prima serata della Sagra della Sardella, si portava assieme allo stesso Aiello nella villa comunale torrettana dove gli sfortunati turisti si erano appoggiati a dormire. Dopo un ulteriore giro di telefonate, peraltro senza nessun riscontro positivo, era il primo cittadino a prendersi carico dei tre ed accoglierli nella propria abitazione almeno per la nottata, ma proprio in quei minuti giungeva la telefonata di un privato cittadino che metteva a disposizione, gratuitamente, un proprio monolocale per la famigliola di ucraini.
Al mattino, era ancora il Sindaco a farsi carico di accompagnare i tre alla stazione ferroviaria da dove si dirigevano verso Crotone.