Sarà un venerdì particolarmente intenso e impegnato, il prossimo 15 marzo, per il prof. Nuccio Ordine, ordinario di Letteratura italiana all’Università della Calabria. Alle ore 06.10, infatti, il docente sarà intervistato nella rubrica “Caffè” di UNO MATTINA, condotta dal giornalista Guido Barlozzetti, sulla collana “Classici della letteratura europea”, che dirige per la casa editrice Bompiani, e sull’importanza che i classici hanno per la crescita culturale e civile di un paese. Qualche ora più tardi, alle 12, 45, su RAI TRE, il prof. Ordine sarà ospite invece della trasmissione televisiva «Le Storie – diario italiano», condotta da Corrado Augias, con il quale dialogherà sul «Don Chisciotte» di Miguel de Cervantes, recentemente pubblicato in edizione bilingue (testo critico, introduzioni e note a cura di Francisco Rico e traduzione a cura di Angelo Valastro Canale) nella suddetta collana. Nel salotto di Augias – dove si parla di letteratura, di storia, di filosofia – sono stati invitati tra i più celebri scrittori e studiosi italiani e stranieri: da Luis Sepulveda a Umberto Eco, da Claudio Magris a Andrea Camilleri, da Giulio Giorello a Dacia Maraini, da Umberto Veronesi a Dario Fo. Assieme a «Che tempo che fa» di Fabio Fazio, è un appuntamento televisivo molto prestigioso nel panorama culturale italiano. Il prof. Ordine risponderà alle domande del conduttore e di alcuni studenti liceali presenti in studio. L’occasione di questa importante edizione del «Don Chisciotte» (per la prima volta una traduzione è accompagnata dal testo originale a fronte, con un imponente apparato di introduzioni e note) consentirà a Ordine e a Augias di riflettere sul ruolo straordinario che questo testo, capostipite del genere romanzo, ha avuto nella cultura internazionale. «Il “Don Chisciotte” – afferma il prof. Ordine – è uno dei testi capitali della letteratura europea. Cervantes ha creato un personaggio che è riuscito a mettere in crisi i falsi valori di un mondo senza passioni.
La follia dell’hidalgo ci insegna che possiamo e dobbiamo sfidare la realtà, in nome di nobili ideali: il cavaliere errante si batte per la libertà, per la giustizia, per difendere i deboli e le donne. E lo fa gratuitamente, senza chiedere nulla in cambio. Rileggere queste pagine oggi, significa verificare come un classico ci parla sempre del presente. La nostra società utilitaristica considera un atto di follia mettere a rischio la propria vita non per danaro o per potere, ma solo per essere coerenti tra ciò che si pensa e ciò che si fa…». Il “Don Chisciotte” per il prof. Ordine è uno di quei libri che possono cambiare la vita. «L’invettiva contro la letteratura di cavalleria – aggiunge il docente dell’Università della Calabria – non va presa alla lettera. Cervantes incita certamente al disinganno. Ma nello stesso tempo esalta anche le illusioni che aiutano a vivere: perché le passioni, gli ideali, l’amore possono rendere gioiosa una vita arida e piatta. Bisogna imparare a correre i rischi, a intraprendere imprese fallimentari: perché ci sono vittorie che si trasformano in sconfitte e sconfitte che possono trasformarsi in vittorie. Avere il coraggio di aspirare all’impossibile aiuta a vivere meglio…». Proprio lo scorso 18 febbraio, nel Teatro Parenti di Milano, Dario Fo (premio Nobel per la letteratura) e Umberto Eco hanno presentato il «Don Chisciotte» e le altre tre opere («I saggi» di Montaigne, «Gargantua e Pantagruele» di Rabelais e «La regina delle fate» di Spenser) che costituiscono i primi quattro volumi della collana Bompiani diretta da Ordine. Per l’occasione, Dario Fo ha recitato splendidamente un lungo passaggio di Rabelais, mentre Eco si è esibito in una lettura molto divertente dei lunghi cataloghi presenti nel «Gargantua e Pantagruele». All’evento hanno partecipato, oltre a Ordine, anche gli studiosi che hanno curato i vari volumi (Francisco Rico, Fausta Garavini, Dario Cecchetti e Luca Manini). Tra il numeroso pubblico, più di trecento persone, presenti anche il grande architetto Vittorio Gregotti, l’editrice Rosellina Archinto e molte personalità del mondo culturale e artistico milanese.