“A seguito del mio invito per un confronto aperto su tutte le questioni evidenziate dalla lunga nota a firma delle associazioni ambientaliste crotonesi, nessuna di esse ha ritenuto di dover dare segno di presenza – afferma in una nota Antonella Stasi. Certo, forse colpa del breve lasso di tempo intercorso tra la convocazione e l’ora dell’incontro ma, come mi pare di aver capito, credo anche per mancanza di confronto tra le associazioni firmatarie rispetto ai contenuti della lettera, dai toni prettamente politici e non in linea con lo stile di associazioni nate a tutela del territorio. Si sa, il rischio, come sempre, é che dietro alle questioni si celi altro, a discapito degli stessi contenuti, ma anche a discapito delle stesse importanti questioni. Non voglio polemizzare, quello lo farò con i toni e le modalità più idonei nelle sedi di pertinenza. Quello che mi preme sottolineare è che riconosco, in alcuni presidenti di associazioni ambientaliste, una elevata professionalità e rigore che quindi, difficilmente, avrebbero approvato la firma su un documento “strano” come quello pubblicato, con un contenuto non in linea alle questioni trattate. Nel merito, i dati citati sono più che evidenti. Sul resto chiederò un ulteriore faccia a faccia per rispondere pubblicamente su ogni questione che con faziosità viene tirata in ballo”.
Ci auguriamo che finisca il tempo delle chiacchiere ed inizi quello della ricostruzione di una struttura che è troppo importante per la nostra zona, se si vuole evitare l’isolamento più completo.
Un plauso va alla dottoressa Stasi che spero voglia continuare nella propria opera meritoria a difesa del territorio e non perda più tempo dietro queste pseudo difese ambientaliste.