Bandiera Blu 2013, Amendolara si candida in ritardo e provocatoriamente. Una decisione consapevole per reagire contro le intenzioni del Governo per le trivellazioni della Shell nel Mar Ionio. Il sindaco Ciminelli, preoccupato per le sorti della Secca lancia un grido d’allarme anche alla Fondazione per l’Educazione Ambientale (FEE): fate sentire la vostra contrarietà, o le nostre risorse saranno compromesse in maniera irreversibile. Amendolara Paese della Secca, anche quest’anno si è candidata alla selezione, per essere insignita, per la 3° volta consecutiva, dell’importante e prestigioso vessillo. Il sindaco Antonello Ciminelli continua nella sua contrarietà alle trivellazioni in mare, motivo di distruzione di una delle zone più belle e turistiche della Calabria. Questa forma di protesta di non presentare domanda – ricorda Ciminelli nella lettera mandata alla FEE – l’avevo espressa nel dicembre 2012 nel corso di un consiglio comunale. Ecco il motivo per il quale – continua il sindaco – al fine di stigmatizzare il più possibile la nostra contrarietà alle trivellazioni nel mar Jonio, abbiamo presentato la domanda oltre i termini stabiliti. Fermo restando – continua il Primo Cittadino nella missiva – che è paradossale avere una piattaforma petrolifera di fronte alle proprie coste e contestualmente pensare di costituire una meta di destinazione di turisti per le vacanze. Infine, Ciminelli chiede alla FEE di voler insignire provocatoriamente Amendolara del prestigioso vessillo, con la condizione che sia listata di nero all’atto della consegna perchè le trivellazioni costituiscono la morte biologica, turistica ed economica della nostra terra.