La messa in video di una perfomance di Giuseppe Strancia, al quale è stato come promesso già in campagna elettorale dallo stesso candidato, ora Sindaco, Sergio Ferrari, è stata l’emozionante avvio della prima parte del 5° Memorial a lui dedicato. In una sala Alikia, ultimamente dedicata a Floriana Maietta, alla presenza di numerosissime autorità civili e religiose, del mondo della scuola, giovani e Istituzioni locali e delle città limitrofe, è stato trattato il tema, tante volte dibattuto, affrontato su più livelli, delle relazioni e interconnessioni sul tema “Giovani – sport – legalità”. E’ stata l’occasione oltre che per ricordare e rinnovare la vicinanza a papà Gianfranco e mamma Teresa, per la loro immane perdita, quella di mettere al centro del dibattito, l’amore e la fede, trarre da una tragedia forza e speranza da tramandare ai giovani affinchè questi se ne impossessino e ne facciano tesoro per il loro avvenire. Questo perché, riteniamo, che lo sport, attraverso l’universalità del suo linguaggio, sia uno straordinario strumento per creare opportunità di incontro e dialogo rafforzando legami che oggi faticano a ritrovarsi protagonisti della crescita individuale di bambini, adolescenti e giovani. La crisi economica, che ha ulteriormente accresciuto e messo in luce le debolezze e le difficoltà, manifesta in modo chiaro l’esigenza di incrementare l’offerta e l’opportunità di socialità, di cura della relazioni, di promozione e tutela della salute, di elaborazione di proposte che tengano salde le istanze etiche e, allo stesso tempo, vadano ancora più incontro ai bisogni reali delle persone, con un’attenzione particolare ai più deboli e alle famiglie, come è stato sottolineato dagli interventi della presidente dell’ASd Stella del Mare, Mariangela Spataro che insieme al marito Luigi Pirito hanno scelto “lo sport come scelta di vita”. Ecco, crediamo che dal dibattito svolto nella mattinata, che ha messo sul tavolo della discussione il forte legame sport-legalità-sicurezza stradale, sempre con il pensiero rivolto all’indimenticato Giuseppe, vittima della strada ma anche, forse della stessa legalità, sia emerso il forte bisogno di speranza, di fede, d’amore, quella fede e quell’amore che la famiglia Strancia da anni chiedono e lottano, al punto che, come è stato affermato dal papà, Gianfranco Strancia e mamma Teresa Calabrò e rimarcato dallo stesso Sindaco, questo Memorial sarà istituzionalizzato e darà vita ad un premio, oltre la creazione di una fondazione a lui dedicata, perché resti vivo il suo ricordo perché i giovani hanno bisogno di esempi positivi in ogni azione quotidiana. “La cultura rende liberi” è stato detto e lo sport può diventare il “virus contagioso della legalità”. Riflessivo e ben augurante il messaggio lasciato da S.E. l’Arcivescovo di Crotone S.Severina, Angelo Raffaele Panzetta, che ricordando Don Tonino Bello, ha detto che un “grande dramma può diventare Grazia, può diventare scuola per una società rinnovata”. Sul tema e nel ricordo di Giuseppe, tutti gli altri interventi da quello del comandante provinciale la Legione dei Carabinieri di Crotone, Gabriele Mambor, del presidente regionale del CONI, Maurizio Condipodero, Giuseppe Talarico della FIGC di Crotone, Giuseppe Di Lillo per l’Istituto Filottete e dei delegati della Prefettura di Crotone, dell’Istituto Casoppero, dell’ordine degli avvocati di Crotone, della Questura di Crotone. Al termine del dibattito, vivo, partecipato, carico di emozioni e sensazioni, la consegna di una targa ricordo agli intervenuti, realizzata dall’orafo Pucci e ideata da Elio Malena raffigurante l’immagine di Giuseppe, una chitarra, una farfalla e un cuore, consegnata anche all’amico prof. Francesco Colicchio.