Dopo tre anni di estenuante attesa, causata dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, torna da stasera, 26 aprile, la Festa in onore di San Francesco da Paola, protettore di Torretta, che vivrà il suo appuntamento introduttivo con la 36ma edizione del Cantabimbo, in Piazza Matteotti, a cura del Comitato Festa e con la Direzione Artistica di Rossana Cantelmo.
Il Programma dei festeggiamenti, iniziati da martedì 19 con la Novena delle ore 17,00 nella Chiesa di San Francesco, prevede poi, per tutta la giornata di domani, 27 aprile, la tradizionale Fiera Mercato, dalle ore 7,00 in poi sul Lungomare Kennedy, mentre in serata, sempre in Piazza Matteotti, si esibirà il gruppo degli O.R.O., giunto ai vertici della musica italiana negli anni ’90 e tutt’ora guidato dalla voce storica della band, Valerio Zelli: famosissimo il loro successo planetario “Vivo per lei”, vincitore di Sanremo Giovani nel 1995, seguito nei due anni successivi dai sanremesi “Quando i senti sola” e “Padre nostro”.
Giovedì 28 alle 9,30 i festeggiamenti si apriranno con la Santa Messa nella stessa chiesetta dedicata al Santo Protettore, cui seguirà la processione per le strade del paese, accompagnata dalla Banda Musicale “Città di Cariati”.
Nel pomeriggio, dalle ore 16,00 nella piazza principale di Torretta i tradizionali “Incanti” e in tarda serata il concerto conclusivo del neomelodico napoletano, di origini catanesi, Gianni Celeste, tornato alla ribalta musicale proprio in questi mesi grazia al social Tik Tok che ha rilanciato un suo singolo del 1988, “Tu comm’a mme” meglio conosciuto come la hit del momento “Povero gabbiano”.
Com’è ormai noto da giorni, anche nei festeggiamenti torrettani non ci saranno i caratteristici (e tanto attesi) fuochi pirotecnici che solitamente accompagnavano l’attraversata del Santo nelle acque antistanti Torretta e poi chiudevano la serata del 28 aprile. E questo per accogliere una precisa volontà del Vescovo di Crotone, monsignor Angelo Panzetta, indicata nel suo messaggio inviato a tutte le comunità parrocchiali della Diocesi in cui torneranno le feste patronali dopo la fine dello stato di emergenza.
Nelle sue indicazioni, monsignor Panzetta, dopo aver ascoltato il Consiglio Presbiterale e rivolgendosi soprattutto ai soprattutto dai parroci, ai consigli pastorali e ai comitati che si costituiscono per l’organizzazione delle feste, invita a non “bruciare soldi” per fuochi artificiali, per rispetto ai profughi ucraini, specie in un periodo di crisi, ma anche alla devoluzione del 10% degli incassi delle feste patronali alla Caritas diocesana.
Indicazioni, ovviamente accolte, dalla comunità parrocchiale di Torretta e dal Comitato Festa.