E’ il percorso che il Comune di Crotone, attraverso l’assessorato alla Transizione Ecologica, ha avviato e che ieri sera ha avuto il primo step con il partecipato seminario “Le Comunità Energetiche – Motore d’Innovazione e Sviluppo” che si è tenuto ieri sera nella Sala Consiliare.
Coordinato dall’assessore alla Transizione Ecologica Maria Bruni il seminario ha visto la partecipazione, dopo i saluti del sindaco Voce, dell’on. Giuseppe D’Ippolito della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, del prof. Nicola Sorrentino del Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Energetica dell’Unical, del consigliere regionale Francesco Afflitto e dell’arch. Elisabetta Dominijanni.
Presenti con i parlamentari Elisabetta Barbuto e Sergio Torromino, il vice presidente della provincia Fiorino, il presidente del Consiglio Comunale Greco, consiglieri comunali, sindaci del territorio e rappresentanti dell’associazionismo locale.
Come è emerso nel corso del seminario, le comunità energetiche rinnovabili sono costituite anche su iniziativa di uno o più enti locali, anche in forma aggregata, i quali adottano un protocollo di intesa condiviso con il dipartimento regionale competente e redatto sulla base dei criteri definiti dalla Giunta regionale finalizzato a sostenere la diffusione e la coerenza dei sistemi locali di produzione, consumo e accumulo dell’energia.
E’ possibile integrare progressivamente nuovi impianti di produzione per ampliare l’offerta e la rete della stessa comunità che avrà come scopo la tutela dell’ambiente, il risparmio energetico, la diffusione delle fonti di energia rinnovabile, la produzione di energia sul territorio e l’autosufficienza energetica.
La Comunità Energetica è aperta alla partecipazione volontaria di tutti i soggetti interessati e parteciperà agli ambiti costituti dalla generazione, dalla distribuzione, dalla fornitura, dal consumo, dall’aggregazione, o dallo stoccaggio dell’energia elettrica o dalla prestazione di servizi di efficienza energetica, di ricarica dei veicoli elettrici o di altri servizi energetici.
Per raggiungere l’obiettivo di una C.E.R. con questa mission, è necessario agire sulla cittadinanza per promuovere una “sensibilità energetica” che consenta di aumentare il livello di consapevolezza sulla necessità di produrre energia sul territorio, per costituire una comunità energetica scevra da individualismi e che permetta a progettisti, investitori, fornitori ed utenti di lavorare per il raggiungimento di un unico fine comune, ossia l’autosufficienza energetica che, sollevando dai problemi di povertà energetica e di conseguenza sociale, persegua il fine no profit del benessere collettivo.
Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori momenti di approfondimento del percorso anche con il coinvolgimento delle scuole.