«Le misure introdotte dal Governo con il decreto legge “Ucraina” rappresentano una risposta importante per le imprese agricole calabresi». È quanto sostiene Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria che aggiunge: «rispondono alle sollecitazioni più volte inoltrate all’esecutivo dalla nostra Confederazione». Secondo Statti, «sono iniziative che vanno nella direzione giusta dato che permettono di restituire un minimo di liquidità alle imprese, che soprattutto in Calabria hanno sofferto gli effetti dell’innalzamento del costo delle materie prime e del caro carburante». «In questo senso – sottolinea Statti – è da salutare positivamente l’istituzione del credito d’imposta per l’acquisto di carburante per i settori dell’agricoltura e della pesca. Una misura che risponde esattamente a questa esigenza e che si somma a quella già contemplata della riduzione generale delle accise sulla benzina e sul gasolio utilizzato come carburante per autotrazione». «Così come – aggiunge il leader di Confagricoltura – il credito d’imposta esteso ora anche alle imprese agricole per i consumi elettrici utilizzati per svolgere la propria attività. Entrambe permetteranno – come la previsione della rateizzazione delle bollette – alle imprese calabresi di ridurre l’impatto sul proprio bilancio dell’impennata dei prezzi di luce, gas e carburante». «Di rilievo soprattutto – afferma ancora Statti – la misura introdotta dal Governo sulla rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia Ismea. Una misura che era un vero e proprio cavallo di battaglia della nostra organizzazione e che permetterà alle nostre imprese di programmare con maggiore serenità la propria attività, visto che contempla la possibilità di rinegoziare le esposizioni bancarie spalmandone il rimborso fino a 25 anni». «È una risposta equa – sottolinea – per venire incontro a quelle realtà che anche a causa degli effetti dirompenti della crisi pandemica prima e dei mercati dopo, si erano trovate in gravi difficoltà finanziarie minando la stessa sopravvivenza». Inoltre per Statti, «un primo passo nella direzione giusta proviene anche dal rifinanziamento di 35 milioni del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura». «Un provvedimento – spiega il leader di Confagricoltura – che restituisce una boccata d’ossigeno a quelle filiere fortemente provate dalla crisi. Come nella giusta direzione, va il credito d’imposta Imu per le imprese turistico-recettive. Una misura che sosterrà le attività agrituristiche anch’esse duramente colpite dagli effetti della crisi dell’intero settore turistico». «Questo decreto legge – conclude Statti – ci lascia ben sperare sulle prossime iniziative che sarà necessario prendere per superare gli effetti del disequilibro esistente tra costi delle materie prime e prezzi alla vendita dei prodotti agricoli. Ci aspettiamo perciò che in fase di conversione in legge queste misure possano trovare nuovi e più proficui miglioramenti per sostenere un comparto che si è rivelato ancor più determinante per la crescita economica del Paese e, in particolare, della nostra regione».