Se è diritto incontestabile di ciascuno esprimere il proprio pensiero, è diritto, ma soprattutto dovere di tutti, documentarsi adeguatamente per comprendere se tale opinione si basi su dati oggettivi e, quindi, sia condivisibile o meno. Ciò, purtroppo, accade molto raramente in una società come la nostra in cui si preferisce documentarsi sui social – che costituiscono sempre più la vetrina ed il podio di vari personaggi in cerca di autore e di novelli profeti di sventura – contribuendo ad alimentare vere e proprie campagne di disinformazione. Eppure sarebbe sufficiente, anziché limitarsi a visitare Facebook, utilizzare la rete per andare a visionare i documenti ufficiali regolarmente pubblicati sui vari siti ministeriali in perfetta trasparenza della azione amministrativa.
Stiamo parlando della notizia relativa all’avvio, da parte dell’ENAC, della revisione del Piano Nazionale degli Aeroporti che è stata recepita da qualcuno, e quindi immediatamente ripresa, come un ferale annuncio di prossima chiusura dello scalo pitagorico.
Ciò non corrisponde al vero ed occorre necessariamente fare qualche precisazione.
Il 29 luglio dello scorso anno il Consiglio dei Ministri ha approvato l’Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza 2021. Nello stesso sono contenute le scelte del Governo in relazione al processo di pianificazione integrata delle infrastrutture e della mobilità basato su riforme, connessione e sicurezza, equità e sostenibilità, anche sulla base degli investimenti e delle riforme inserite nel PNRR.
In questo contesto si inserisce, al pari di altri piani, il Piano nazionale degli Aeroporti il cui studio è appena iniziato per cui non è dato comprendere in virtù di quali considerazioni o poteri divinatori qualcuno dia già per certa la chiusura del nostro aeroporto proprio adesso che, peraltro, dopo decenni di miopia politico istituzionale, la nostra zona è finalmente oggetto di progetti che vedono un rilancio infrastrutturale sia in tema ferroviario che stradale.
Al momento dunque possiamo senz’altro affermare che la notizia è assolutamente priva di fondamento, che sarà nostra cura seguire gli sviluppi della redazione del piano e che saremo i primi, qualora dovesse esserci oggettivamente qualche elemento che deponga per una ipotetica chiusura dello scalo, a divulgare la notizia chiedendo alla cittadinanza di essere compatta nel sostenere la nostra azione istituzionale di contrasto a questa improbabile scelta e , comunque, a qualunque scelta scellerata possa penalizzare il ns territorio.
Questo sarà il messaggio che comunicheremo il prossimo venerdi 21 gennaio al tavolo sui trasporti convocato presso il Comune di Crotone ed al quale siamo stati invitati con l’auspicio dell’avvio di un confronto e di una conseguente azione sinergica volta a tutelare il crotonese e la fascia ionica.