Il nuovo anno è appena iniziato e i reati a danno dell’ambiente non tardano ad essere scoperti dalle Guardie Ecozoofile dell’Anpana. Il 24 febbario 2013, infatti, le GEZ di Anpana Calabria, durante un servizio d’Istituto finalizzato alla prevenzione e repressione del dilagante fenomeno delle violazione in materia ambientale, espletato nel territorio Provinciale di Crotone, precisamente nel Comune di Crotone, hanno rinvenuto e segnalato all’Autorità Giudiziaria ed al Prefetto della Provincia di Crotone, ben 16 siti ove ignoti abbandonano rifiuti di ogni genere: pneumatici, eternit, plastica, taniche di olio bruciato. In alcuni siti i rifiuti vengono inceneriti sul posto con le conseguenze negative per l’ambiente che purtroppo ne derivano. Più volte questa condizione di degrado è stata oggetto di segnalazioni agli organi competenti, senza alcun risultato, e le immagini di tale degrado sono, anche, apparse su varie testate giornalistiche e Televisive.
“Il degrado ambientale, è strettamente collegato al degrado della vita di tutti gli esseri viventi, uomo compreso” commenta il Dirigente Regionale dell’Anpana Calabria, Carmine Levato. “Il problema è complesso, molto più di quanto non sembri a prima vista, poiché fa capo a un duplice squilibrio: quello del rapporto uomo-natura e quello tra popoli avanzati tecnologicamente e popoli arretrati o in via di sviluppo. Fin dalla propria comparsa sulla Terra, l’uomo, purtroppo, ha segnato profondamente l’ambiente con la sua presenza per creare le condizioni della propria sopravvivenza e del proprio benessere. Per far ciò ha, però, disboscato foreste, messo a coltura i terreni, spianato alture, addomesticato e ucciso animali; man mano il “progresso”, la scienza, la “tecnologia” gli hanno fornito strumenti sempre più potenti ed efficaci per piegare la natura alle proprie esigenze. Tutto questo ha avuto un prezzo: più sofisticati si facevano gli strumenti del progresso, più alto diveniva il prezzo da pagare, fino alle drammatiche conseguenze che vediamo ogni giorno ai telegiornali e che rischiano di trascinarci in una catastrofe irreversibile”.