RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Con riferimento ad alcuni bizzarri articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi in merito alla gestione finanziaria del Comune di Crucoli, vi è la necessità di fare chiarezza attraverso la semplice esposizione delle date e delle cifre che sono attestate negli atti approvati dal Comune. Ciò per garantire ai cittadini ed agli organi competenti al controllo una visione obiettiva e scevra da informazioni non corrispondenti alla documentazione in atti, o peggio errati fundutis.
Il 29.7.2013, con delibera di Giunta n. 51 veniva approvato il Piano finanziario per il pagamento del primo di due mutui che l’Amministrazione comunale di Crucoli, aveva assunto per pagare debiti che non riusciva a pagare con il normale flusso delle entrate, per un totale da restituire di € 2.799.619,46 in 29 anni (dal 31.5.2014 al 31.5.2042).
In sostanza il ricorso ad un prestito per sopperire ad una sofferenza dovuta probabilmente ad una scarsa attenzione alla riscossione delle entrate o comunque ad uno sbilanciamento fra pagamenti e incassi. E’ l’esempio di un nucleo familiare che spende più di quanto incassa e si presta i soldi per pagare i fornitori.
Il prestito, erogato ai sensi del D.L. n. 35/2013, consisteva in due tranche di € 892.314,78 per un importo capitale di € 1.784.629,56, oltre € 1.014.989,90 per interessi, per un totale da restituire di € 2.799.619,46 in 29 anni a partire dal 31.5.2014 e fino al 31.5.2042 (il numero di posizione del Mutuo è 00000000000001077 Cassa Depositi e Prestiti Contratto per Liquidità debiti della PA D.L.35/2013).
Tale prestito viene indicato con l’acronimo o sigla FAL, che sta per Fondo Anticipazioni di Liquidità e l’importo, evidenziato nell’apposito rigo (Accantonamenti) del Rendiconto, altro non è che la somma rimasta da pagare dopo le rate pagate nell’esercizio di cui si approva il rendiconto. Quindi nel rendiconto 2019, siccome non era stato indicato l’importo rimanente, lo si è fatto con una rettifica. Tale rettifica non comporta operazioni di modifica dei conti, tant’è che le rate sono state comunque puntualmente pagate. Si tratta solo, come ben spiegato nell’atto, dell’esposizione della somma residua da pagare che comunque è e rimane tale, un accantonamento e non un disavanzo. Tant’è vero che l’esercizio 2020, per chi volesse leggerlo, chiude con un Risultato di amministrazione al 31.12.2020 di € 1.492.901,49 (POSITIVO).
Nel rigo Fondo Anticipazioni Liquidità 1.864.448,00 viene esposto l’importo rimanente da pagare di tutte le anticipazioni concesse al Comune, che si riduce di anno in anno man mano che si paga il debito, fino alla sua estinzione, per un Totale parte disponibile pari a € -1.293.424,79
Per comprendere il miglioramento dell’azione commissariale occorre guardare all’ultimo consuntivo approvato da una amministrazione comunale, l’esercizio 2017 che riporta Risultato di amministrazione al 31.12.2017 di € 916.169,90 (POSITIVO) per un Totale parte disponibile pari a € -2.987.416,48.
Come si potrà notare è in atto la progressiva estinzione della parte accantonata (Disponibile) e si evidenzia un miglioramento sostanziale del risultato di amministrazione al 31.12.2020.
Per meglio comprendere l’intera situazione occorrerebbe guardare alla delibera del consiglio comunale n.42 del 1.12.2017, allorquando l’amministrazione in carica prendeva atto di un vero e proprio disastro finanziario in atto, illustrato dalla Corte dei Conti con la delibera n.194/2012 e ancor di più dallo stesso Responsabile del servizio Finanziario, che successivamente attestava la necessità di dichiarare il dissesto finanziario. Una situazione quindi chiara, la ditta Comune di Crucoli era fallita.
A voler capire le dimensioni del disastro economico e sociale, considerati i risvolti negativi sui creditori che percepiranno, quando l’OSL (Organismo Straordinario di Liquidazione) ne avrà disponibilità, solo parte delle somme vantate, (il 40%), con risvolti negativi sui fornitori del comune e con ciò che ne consegue.
In merito ai debiti per i quali i creditori bussavano per essere pagati, è esauriente la Relazione del responsabile del Servizio Finanziario prot.n.2698 del 4.4.2019 che evidenzia ulteriori 1.537.226,20 di debiti certi e 785.974,93 di debiti in prossimità dell’azione esecutiva, quindi ulteriori € 2.240.000 di passività.
Inoltre il bilancio era gravato dall’onere di estinguere il disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui al 31.12.2017 pari a € – 3.133.999,44 con un ripiano annuale programmato € 111.928,55 per i 30 anni successivi. Ciò significa che il Comune deve per ogni anno finanziario, effettuare un miglioramento del saldo fra entrate e uscite di almeno € 111.928,55, fino al ripiano, ed ogni amministrazione dovrà partire con questo gap nel bilancio di previsione, oltre a quello per la restituzione dell’anticipazione di liquidità, le cui rate annuali ammontano complessivamente a € 98.267,54 fino all’anno 2042.
Riepilogando, il totale delle passività trovato dalla Commissione ammonta a:
€ -2.799.619,46 da anticipazioni di liquidità
€ -2.240.000,00 da debiti in corso all’insediamento
€ -3.133.999,44 da ripiano del disavanzo da riaccertamento straordinario residui,
per un totale di oltre 8 milioni di euro di passività.
La Commissione lascia una situazione chiara ed in netto miglioramento, oltre le più rosee aspettative, ciò si evince dai conti e dalla situazione di cassa attuale e dalla stessa delibera di approvazione del Rendiconto 2020.
Certo, chi ha prodotto questo indebitamento non ha di che vantarsi e non può essere felice che ciò venga esposto, ma questi sono gli atti, basta leggere le delibere per sapere chi e quando ha prodotto l’indebitamento, e non è nascondendolo dal prospetto degli accantonamenti che si risolve il problema, né una Commissione straordinaria potrebbe sposare tali tesi. Per questi motivi è stata apposta una rettifica al prospetto espositivo, che nulla cambia nella sostanza delle cose anzi dette.
Per ciò che attiene l’eventuale cessione del debito da FAL all’Organismo Straordinario di Liquidazione, la scelta è stata netta. Il debito lo continua a pagare il Comune, perché comunque questo dice la legge e perché l’OSL è comunque un organo che paga con i soldi e le risorse del Comune gli trasferisce (Paga debiti comunali in funzione dei crediti comunali che riesce a riscuotere).
Vogliamo spiegare il perché di questa scelta semplificando l’esposizione in modo che possano capire tutti. Cedere il debito residuo all’OSL, come qualcuno va cianciando, significa levarlo momentaneamente dal nostro bilancio, per l’importo rimasto da pagare che ammonta a € 1.864.448,00 da pagarsi entro il 2042 come abbiamo visto. Tale pagamento è certamente sopportabile nei termini in cui l’amministrazione l’ha contratto (rate annuali di € 98.267,54 fino all’anno 2042), ma se l’OSL non incassa abbastanza da pagare le rate alla Cassa depositi e Prestiti cosa succede? Semplice, le ipotesi sono due:
- La Cassa DDPP avvia le procedure per il recupero delle somme attraverso la trattenuta sui trasferimenti erariali spettanti al comune. Ciò comporterebbe una diminuzione delle entrate imprevista ed imprevedibile, che potrebbe mettere in crisi una amministrazione liberamente eletta.
- L’altra ipotesi che potrebbe verificarsi è quella che attiene alla fine delle attività dell’OSL, che non dura a vita, ma finisce quando le attività saranno chiuse. In questo caso, pur supponendo che le rate vengano pagate puntualmente per i tre o quattro anni in cui esisterà l’OSL, alla sua chiusura, il debito tornerebbe al Comune non più estinguibile come adesso a rate, ma come debito inestinto dall’OSL e magari un sindaco appena eletto si troverà a dover pagare una somma di cui non avrà disponibilità, o peggio dover ripianare un debito che per la sua entità potrebbe determinare l’impossibilità ad approvare il bilancio di previsione con le conseguenze di mandare a casa l’amministrazione eletta. Ciò significherebbe una grave diminuzione della possibilità di amministrare, con conseguente diminuzione della democrazia elettiva, che questa Commissione non può e non vuole permettere, perché è contraria ai principi per la quale la stessa è stata mandata a Crucoli.
Con riferimento poi alla concessione di contributi per ripianare il disavanzo derivante dall’applicazione del FAL, la Commissione non si aspetta contributi (Ulteriore prestito) in quanto il comune di Crucoli, proprio per la scelta del ripiano attuata e dell’esposizione del FAL fra gli accantonamenti, non rientra fra quei comuni che hanno violato la norma nella restituzione delle rate e quindi ciò non crea scompensi che necessitano misure straordinarie, va ricordato comunque che i comuni che dovranno ripianare il FAL in cinque anni, comunque dovranno restituire quella somma che verrà loro concessa per non andare in dissesto.
Tanto è dovuto per dare conto ai cittadini della reale situazione contabile rilevabile dalla documentazione in atti.
Crucoli li 20.8.2020
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
Dott. Aldo Lombardo Dott. Salvatore Tedesco Dott. Francesco Giacobbe